breaking news

Andria – Tasi: molti contribuenti decidono di fare da sè

15 Dicembre, 2015 | scritto da rosarutigliano
Andria – Tasi: molti contribuenti decidono di fare da sè
Economia
0

La Politica non è in grado in queste ore di dare lumi in questo imbroglio delle aliquote Imu-tasi da versare a meno di 24 ore: l’intervento del Sindaco ieri non ha infatti convinto molti contribuenti che, diversamente da quanto indicato dal primo cittadino ( dov’è il titolare dell’assessorato interessato, il prof.Rinaldi?) si stanno organizzando adottando la soluzione meno indolore – nell’immediato – per le loro tasche: adottare cioè le vecchie tariffe vigenti correndo il rischio poi di pagare una piccola sanzione se gli importi dovuti dovessero essere diversi.

Esiste infatti la possibilità del cosidetto ‘ravvedimento operoso’ con il quale è possibile regolarizzare versamenti di imposte omessi o insufficienti e altre irregolarità fiscali, beneficiando della riduzione delle sanzioni amministrative previste (quella ordinaria è pari al 30% dell’importo da pagare).

Per usufruire del ravvedimento operoso è necessario che la violazione non sia già stata constatata e comunque che non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività di accertamento di cui si sia a conoscenza.
Insomma nelle maglie della legge esiste un piccolo spazio tollerato ‘di attesa nel pagamento delle imposte’ che in questa situazione di totale incertezza torna utile ai contribuenti andriesi. Le sanzioni per il ravvedimento sono proporzionali ai ritardi: ad esempio entro 15 giorni dalla scadenza dell’’acconto o del saldo la sanzione ammonta a allo 0,2% per ogni giorno di ritardo  a cui si aggiungono gli interessi legali, la mora sale invece al 3% oltre il trentesimo giorno di ritardo.
La speranza dei cittadini andriesi è che tali more vengano in qualche modo ‘condonate’ a scusante della confusione generata dagli stessi amministratori, mentre quanti hanno diligentemente già pagato le imposte secondo le nuove aliquote dovrebbero stare piuttosto sereni perchè, in linea generale, le somme pagate se non dovute si convertono in credito di imposta o altrimenti vanno richieste a rimborso presso gli uffici competenti.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Send this to a friend