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Mezzogiorno – Le dichiarazioni di Francesco Boccia sulle politiche del Sud

14 Gennaio, 2016 | scritto da Damiana Dorotea Sgaramella
Mezzogiorno – Le dichiarazioni di Francesco Boccia sulle politiche del Sud
Politica
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Il Presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al Sud e alle politiche del Mezzogiorno.

In merito ai fondi dell’Unione Europea, il presidente esorta le Regioni a fare autocritica: “Le politiche se ci sono si realizzano. Se non ci sono non servono dipartimenti e ministeri. Un coordinamento politico unico ci vorrebbe. Potrebbe assumersene la responsabilità il presidente del Consiglio o un suo delegato, anche un consigliere. Ma con una forza politica massima perché altrimenti non incidi su nulla. Anche le Regioni devono fare autocritica. Il fallimento sull’impatto economico dei fondi Ue è principalmente una loro responsabilità. Una classe politica lungimirante si chiede dove ha sbagliato e perché. Vedo invece presidenti che pretendono la frammentazione di interventi con fondi europei per accontentare tutti.

Consiglio a Renzi ed Emiliano di avvicinarsi l’uno all’altro. I problemi da risolvere non ammettono personalismi. La fase dei proclami è finita per tutti. Il Sud e la Puglia devono avere un’idea di sviluppo chiara e il governo deve dire se ci sta o no. Le condizioni per vincere l’enorme sfida che abbiamo di fronte, ci sono tutte. Renzi e Emiliano si assomigliano, devono solo fare quel che sanno fare: amministrare”.

Boccia si esprime anche sulle ferrovie, fibra ultraveloce, porti e aeroporti con priorità il Mezzogiorno: “Oggi sul Sud c’è un dibattito aperto, ed è positivo. A patto che ci confrontiamo sulle ricette, non sulle diagnosi che spesso si assomigliano. Da Sud bisogna dire con chiarezza che alla retorica dei costi standard si risponde con la politica dei fabbisogni: cosa serve e per cosa. Che significa assicurare investimenti pubblici per equilibrare gli indicatori di sviluppo: ferrovie, fibra ultraveloce, porti, aeroporti. Il Sud è isolato perché per 20 anni non sono stati fatti investimenti adeguati. E quel ritardo si sente. Il governo Renzi è consapevole della portata storica della sfida che abbiamo davanti.

Per il Sud la stagione degli alibi è terminata per tutti. Anche per noi. Da 3 anni il PD governa il Paese e, dall’anno scorso, tutte le Regioni meridionali; se l’Italia non riparte e il Sud non decolla gli unici responsabili saremo noi, non potremo dare la colpa a nessun altro. Il Sud deve avere un’idea di sviluppo chiara e il governo deve dire se ci sta o no. Le condizioni per vincere l’enorme sfida che abbiamo di fronte, ci sono tutte. Le politiche se ci sono si realizzano. Se non ci sono non servono dipartimenti e ministeri”.

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