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“Si può fare – lo spot”: l’iniziativa dell’Associazione Neverland

19 Gennaio, 2016 | scritto da Redazione
“Si può fare – lo spot”: l’iniziativa dell’Associazione Neverland
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Si è potuto fare: il ristorante sociale ha aperto le sue porte a circa 80 commensali (senza contare i circa 40 che sono dovuti rimanere fuori a causa dell’esaurimento di coperti disponibili) che hanno gradito e gustato il menu, a base di prodotti tipici, sapientemente elaborato grazie all’arte e alla maestria che contraddistinguono lo chef Pietro Zito e il pasticciere Francesco Montereale, supportati da Francesco, Giovanni, Emma, Sabino, Pachi e da tutti gli altri ragazzi diversamente abili dell’associazione Neverland, promotrice dell’evento.

L’iniziativa del ristorante solidale, partorita da Sabino Liso, molto vicino da sempre all’associazione, appartiene in realtà ad un progetto di più ampio respiro che da tempo vuole realmente favorire e promuovere l’inserimento di questi ragazzi in un contesto lavorativo, che non sia necessariamente legato all’ambiente ristorativo.

Circa due mesi fa, infatti, i ragazzi si sono sperimentati presso parrucchieri, negozi di abbigliamento e anche in ambito musicale, oltre che in bar, pizzerie e supermercati. Contestualmente, con la collaborazione di Confalone Fotografi, sono state avviate le riprese video che documentano i ragazzi all’opera con entusiasmo e dedizione, fornendo materiale utile alla creazione dello spot “Si può fare!”, dal nome dal progetto stesso, diretto da Sabino Liso e magistralmente montato da Raffaele Alicino.

La conferenza che ha preceduto la cena è servita per rendere consapevole il pubblico presente dell’esigenza espressa dai genitori dei ragazzi di vederli integrati e inclusi: «Mio figlio, quando al mattino vede suo padre andare al lavoro, si chiede perché lui non possa fare altrettanto», ha raccontato una delle mamme.

Al tavolo virtuale Andrea Zingarelli, presidente di Neverland, l’assessore alle Politiche Sociali Elisa Manta e il presidente del Consiglio comunale Laura Di Pilato. Tutti d’accordo sulla necessità di studiare una formula e una soluzione che faccia da apripista, a livello nazionale, per rendere più snelle le pratiche burocratiche in cui le attività interessate al progetto sono costrette a incorrere. L’assessore in primis si è detto disposto a farsi da portavoce, nelle prossime assemblee consiliari, di questa esigenza, assieme ad altri componenti del Consiglio, sia della maggioranza che dell’opposizione, tra cui i consiglieri Sabina Leonetti, Francesca Magliano e Michele Lopetuso.

Adesso comincia il lavoro serio…

 

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