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Trani – Il presidente dell’Anm Davigo ai ragazzi del liceo classico: «Senza legalità non si è liberi»

20 Maggio, 2016 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Il presidente dell’Anm Davigo ai ragazzi del liceo classico: «Senza legalità non si è liberi»
Attualità
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«L’illegalità prolifera solo quando la criminalità organizzata trova sponda negli apparati dello Stato ». Sone le parole che il  presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Piercamillo Davigo, ha rivolto questa mattina agli  studenti del  Liceo classico “De Sanctis”  prima di premiarli a conclusione del progetto “Dalla criminalità alla legalità: il riutilizzo dei questa mattina beni confiscati alle mafie”.

«I giovani sono la speranza del futuro – ha detto Davigo – . Ecco perché è giusto chiedere loro: Qual è la differenza tra la Repubblica italiana e Cosa nostra? Il rispetto della legalità. Nel momento in cui, in Italia parliamo di legalità, vuol dire che già  c’è qualcosa che non va, e questo per una diseducazione delle regole da parte della popolazione, Sembra che nel nostro paese chi rispetta le regole è un cretino».

Davigo ritiene che nella Costituzione, l’art. 2 sia il più significativo, perchè «garantisce il rispetto dei diritti inviolabili dell’ uomo. Le convezioni internazionali, infatti, affermano che  l’Italia non può violare i diritti umani duramente conquistati». E a questo proposito ricorda che «l’Italia è stata condannata dalla Corte europea di Giustizia per la vicenda Abu Omar.Domani il consiglio generale dell’Anm aggiornerà l’elenco dei magistrati caduti, che passa da 24 a 27. In nessun paese europeo succede che il numero sia così alto, anzi non ce sono casi di questo genere, nemmeno in Irlanda o Spagna che hanno avuto forme di terrorismo devastante. E questo perché in Italia organizzazioni criminali godono di complicità interna allo Stato. Invece negli altri stati sanno che subito tutti si rivolterebbero contro. Il rispetto della legalità viene prima di tutto e viene garantito in maniera forte e decisa».

Fra citazioni e insegnamenti dei classici, Davigo ha raccontato agli studenti presenti presso il Polo Museale il perchè del suo ingresso in magistratura. «Prima di diventare magistrato – ha continuato – lavoravo in Confindustria, ma l’idea del rispetto della legalità non mi abbandonava mai, e oggi posso dire che “Ne valeva la pena” ».

Sulla stessa linea è il pm della Procura di Trani, Michele Ruggiero, che ha detto che «i beni confiscati alla criminalità tornano sempre allo Stato, perché lo stato vince sempre e quindi  la legalità conviene sempre anche se la crisi economica  allontana i cittadini dallo stato
In Italia l’illegalità, ovvero il riciclaggio, l’ evasione fiscale e la corruzione, non ha pari in Occidente, perchè la  legalità è un valore
fondato. Dove c’è una società, c’è diritto e se siamo “servi” delle leggi c’è libertà e felicità. Il rispetto delle regole – ha concluso Ruggieri –  è il vero potere, e il potere è di chi può scegliere se stare o no dalla parte della legalità. Per la legalità molti uomini di legge hanno perso la vita. Il loro è un messaggio eroico e Davigo è un campione di legalità, un uomo al servizio dello Stato».

All’incontro hanno partecipato anche il vice capo della Polizia di Stato, Matteo Piantedosi. «Il valore dei beni confiscati alle mafie è di 17 miliardi di euro agli studenti. Tra le sfide c’è  il terrorismo, a cui siamo pronti e l’ammodernamento professionale e tecnologico».

Al termine degli interventi, Piercamillo Davigo, ha premiato gli studenti del Liceo Classico De Sanctis di Trani alla presenza della Dirigente Scolastica Grazia Ruggiero.

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