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Debutto andriese per il “Repertorio dei pazzi”. Presenta il libro lo scrittore Paolo Nori

30 Settembre, 2016 | scritto da Redazione
Debutto andriese per il “Repertorio dei pazzi”. Presenta il libro lo scrittore Paolo Nori
Cultura
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Si terrà oggi venerdì 30 settembre la presentazione ufficiale del “Repertorio dei pazzi della città di Andria”. Sarà la prima uscita pubblica per il libro da poco pubblicato, nella città in cui è stato scritto, e di cui parla.

L’evento segue le due anteprime tenutesi nelle ultime due settimane: la prima al Festival della Letteratura di Mantova, la seconda a Livorno all’interno del festival “Il senso del ridicolo”.

Per la data andriese sarà presente lo scrittore Paolo Nori, lo stesso che ha curato la stesura del testo coordinando il lavoro di 20 autori della nostra città.

L’appuntamento – voluto dal Circolo dei Lettori di Andria assieme al Forum dei Giovani – s’inserisce nella programmazione del Festival Castel dei Mondi 2016 e si terrà alle 20:30 presso la Biblioteca Comunale in piazza Sant’Agostino n. 5.

Il “Repertorio dei pazzi della città di Andria”, assieme a quello di Palermo e Cagliari, è il terzo al momento composto in una città del meridione. S’inserisce tuttavia in una serie di repertori dei matti di città italiane fra le quali Milano, Torino, Bologna, Roma, Parma. Lo scrittore Roberto Alajmo, che per primo ebbe l’idea di impegnarsi in simili raccolte di storie, spiegò che “forse ogni città dovrebbe possedere un repertorio dei pazzi, così come di ogni città esistono le guide dei ristoranti e degli alberghi”.
Da oggi Andria c’è.

Sono storie strane quelle scovate. Storie divertenti, toccanti, spiazzanti, stralunate. Soprattutto storie vere. Storie che raccontano della faccia più imprevedibile, misconosciuta e affascinante della città di Andria, fissandone a futura memoria varietà e bellezza.

Si ascolterà allora del “barista che faceva un gelato talmente buono che non poteva fare a meno di leccare la paletta con cui serviva i clienti.”
Oppure di quello che “non voleva fare il vaccino perché la moglie era incinta”.
O infine della signora che “continuava ad apparecchiare per due, anche quando rimase sola”.
Sono più di 300 storie.

Ingresso libero, siete tutti invitati.

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