Trani#ACapo, “Le Lampare al fortino”: tutte le carte in Procura

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La questione è sempre la stessa: i 60 mila euro spesi per la manutenzione straordinaria del lastrico solare della chiesa di Sant’Antuono che ospita il ristorante “Le Lampare al fortino. Lo ha ribadito nuovamente Antonio Procacci, portavoce del movimento Trani#ACapo che davanti al comune ha convocato la stampa per mostrare i documenti che avvalorano quanto da tempo viene denunciato. Con lui, i consiglieri comunali, Maria Grazia Cinquepalmi e Aldo Procacci. Poco più in là, ad ascoltare, anche il gestore del ristorante Antonio Del Curatolo e il suo legale, l’avv. Pina Chiarello.
Tra i documenti, c’è quello datato 3 luglio 2007 a firma dell’ufficio tecnico del Comune di Trani, ovvero il permesso a costruire rilasciato “per lavori di demolizione e ricostruzione del solaio in precarie condizioni”. Si legge anche che ‘l’Ufficio e il Comune restano sollevati da eventuali richieste di partecipazione nelle spese dei lavori, che dovranno rimanere a totale ed esclusivo carico del richiedente senza nulla a pretendere’. “Nonostante il documento, ha detto Procacci, nei giorni scorsi, con atto pubblico, è stato stralciato dal debito la somma di 60 mila che la società ha maturato nei confronti del Comune di Trani. Noi siamo in disaccordo rispetto a questa visione. Fino ad oggi, a parte le querele, le parole, noi di atti scritti, contrari rispetto a quello che abbiamo mostrato e distribuito, atti scritti non ne abbiamo mai visti. Oggi la società le Lampare rivendica quella somma a nessun titolo. Per questo porteremo gli atti in Procura. Ad oggi la società Le Lampare continua ad essere un inquilino moroso del Comune di Trani. Infatti l’accordo di transazione dei canoni di locazione non pagati, ammontanti a 250 mila euro alla data di luglio 2006, non è stato ancora firmato. Una cifra che nonostante faccia gridare allo scandalo, hanno dichiarato i consiglieri comunali, ha permesso alla società di ottenere il rinnovo della locazione. Ad oggi pare che Del Curatolo sia in regola con gli affitti”. Sulla questione chiesa sconsacrata, viene mostrata una lettera del 17 ottobre 2016, inviata dall’Arcivescovo ai tre consiglieri in cui viene confermato che la chiesa ‘non è mai stata sconsacrata’, come già comunicato al sindaco Bottaro il 4 settembre 2015.
Trani#ACapo preannuncia anche una querela per diffamazione nei confronti dei legali Luigi e Giuseppina Chiarello e del titolare della società “Le Lampare s.a.s.” per aver definito “calunniose e deliranti” le affermazioni dei suoi rappresentanti e contestano lo stralcio dei 60 mila euro. Chiederanno anche di essere ascoltati di persona.