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Bisceglie – Proposta di legge del giornalista Luca De Ceglia: “lo studio della storia locale nelle scuole”

18 Aprile, 2017 | scritto da Antonella Loprieno
Bisceglie – Proposta di legge del giornalista Luca De Ceglia:  “lo studio della storia locale nelle scuole”
Attualità
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Sta ottenendo consensi la proposta di legge formulata e sollecitata dal giornalista e scrittore Luca De Ceglia di Bisceglie, che è stata subito perfezionata e condivisa dal sen. Francesco Amoruso e presentata al ministro dell’Istruzione sotto forma di interrogazione parlamentare a risposta scritta. L’interrogazione dal titolo “Lo studio della storia locale diventi materia curricolare” mira all’insegnamento nelle scuole della storia locale.
“Attendiamo ora una risposta celere da parte del ministro Fedeli, dichiara De Ceglia, sperando che accolga la proposta e fornisca alle nuove generazioni di studenti l’opportunità di approfondire la storia del loro territorio.

Non si è fatto attendere il plauso del direttore dell’Archivio di Stato di Bari, Antonella Pompilio e dello psicologo, Gianni Ferrucci.
“Come direttore dell’Archivio di Stato di Bari, luogo di conservazione, valorizzazione e fruizione delle fonti documentarie della storia del nostro territorio, non posso che concordare in pieno con la proposta in questione, che merita di essere senz’altro, e doverosamente, sostenuta. Il tasso di ignoranza diffuso tra i giovani, ma anche tra i meno giovani, per quanto “riguarda la storia locale è molto elevato. Sarebbe giusto, pertanto, intervenire per colmare questa lacuna nei programmi scolastici”.

“Condivido e sostengo la tua proposta, scrive Gianni Ferrucci, soprattutto partendo dal presupposto che non potrà mai esserci rispetto ed Amore per se stessi senza conoscere la propria Storia…(e mi sto riferendo proprio alla storia del proprio contesto sociale e di vita…).
L’insegnamento della Storia va quindi impostata necessariamente sullo “specifico” ,perchè senza il locale non si arriverà mai
al generale ed il generale,come sappiamo,si presta facilmente ai condizionamenti e strumentalizzazioni dei momenti e delle
persone. Il recupero della memoria storica è l’unico insegnamento che puo’ contribuire a darci “un’identità” e sappiamo bene che una
delle piu’ gravi carenze nelle nuove generazioni sta proprio nella incapacità ad avere la certezza di una storia personale
e quindi sociale. Mi piace pensare alla tua proposta come alla concreta possibilità di dare ai giovani una ’identità collettiva’ con quella che è una operazione pedagogica e psicologica fondamentale anche come ultimo tentativo di recupero di quel senso di appartenenza e di ‘origine’ che stiamo evidentemente perdendo insieme alla percezione della Bellezza”.

Di seguito l’interrogazione parlamentare

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