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Trani – Cava dei veleni: lo spettro dell’ecomafia. IL VIDEO

19 Ottobre, 2017 | scritto da Antonella Loprieno

Ecco le immagini relative alla cosiddetta cava dei fumi girate da Tonino Mondelli, cittadino tranese impegnato nella salvaguardia dell’ambiente. Il sito è attualmente sotto sequestro da parte della magistratura che dovrà chiarire la natura del fumo che fuoriesce dalle viscere della terra. A distanza di poco tempo la cava continua a fumare.
Dopo la pubblicazione di questo secondo video sui social, il sindaco, Amedeo Bottaro e l’assessore all’ambiente, Michele di Gregorio hanno immediatamente sollecitato gli organi competenti: Arpa, Procura, Comando Carabinieri e Carabinieri NO.
Riportiamo il contenuto integrale della missiva.

Oggetto: Fuoriuscita fumi cava di Trani in contrada “Monachelle”

Facendo seguito alle precedenti note già sottoposte alla Vostra cortese attenzione ed avendo appreso dell’avvenuto sequestro del sito di cui sopra, alla luce della circostanza che le esalazioni continuano ad uscire dalla cava, come segnalato da numerosi cittadini, chiediamo di conoscere lo stato delle attività poste in essere al fine di attivare eventuali iniziative che possano far cessare la fuoriuscita dei fumi. In attesa di cortese riscontro, porgo cordiali saluti.

L’assessore all’ambiente
Michele di Gregorio
Il sindaco Amedeo Bottaro

La cava non è quella del 2015 ma bensì quella situata nella zona di Santa Geffa in contrada Monachelle a Trani. L’assessore Michele di Gregorio è stato il primo a recasi sul luogo, non appena eè stata segnalata la fuoriuscita di fumi dal sottosuolo. Dopo il sopralluogo la cava è stata posta sotto sequestro dalla magistratura. A distanza di poco tempo, le immagini del video girate recentemente testimoniano che il sito continua a fumare e nella zona l’odore è alquanto nauseabondo.

Aleggia di nuovo nell’aria lo spettro dell'”ecomafia”, di cui fece intuire anche l’ex boss Salvatore Annacondia a seguito del suo pentimento, si legge nell’articolo riportato sulla Gazzetta del Mezzogiorno.it
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/puglia/27979/ecomafia-a-trani-l-inchiesta-continua.html

Alcune specie di neoplasia in particolare, la cui causa potrebbe nascondersi nell’inquinamento derivante dell’illecito smaltimento di rifiuti tossici, seppelliti, ma chissà dove, nel territorio cittadino”, si legge.
Molto probabilmente in qualche cava. Magari anche all’insaputa dei titolari, o con costrizione degli stessi a subire il fenomeno in un vorticoso giro di danaro e malaffare.
Perché in quegli anni a Trani, di notte, i viottoli che conducono alle cave sarebbero stati un via vai di camion che avrebbero riversato e costipato in discariche abusive rifiuti d’ogni sorta. Anche quelli tossici, con probabile inquinamento delle falde acquifere, dei terreni e dell’aria, con tutti i conseguenti effetti nefasti anche nel ciclo alimentare.
In altre parole “ecomafia”, di cui fece intuire anche l’ex boss Salvatore Annacondia a seguito del suo pentimento.
Per il giudice per le indagini preliminari è «incontrovertibile la veridicità delle dichiarazioni di Annacondia». Così scrive Nardi nel provvedimento con cui impone al Pm un ulteriore supplemento d’indagini e la trasmissione degli atti al Comune di Trani perché bonifichi i siti interessati.

IL VIDEO della cava dei veleni girato da Tonino Mondelli, cittadino tranese

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