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Regione – Peppino Impastato: il ricordo del Presidente Emiliano

9 Maggio, 2018 | scritto da Redazione
Regione – Peppino Impastato: il ricordo del Presidente Emiliano
Attualità
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Il 9 maggio di quarant’anni fa, mentre a Roma veniva ritrovato il corpo di Aldo Moro, assassinato dalle Br, la mafia a Cinisi ammazzava un giovane militante e giornalista, Peppino Impastato. Peppino, attraverso una piccola radio autofinanziata, urlò al mondo intero i crimini e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini  in primo luogo quelli di un suo parente, il capomafia Tano Badalamenti“, è quanto dichiarato in un comunicato stampa dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano

Urlò al mondo quello che a Cinisi tutti sapevano – ha continuato – ma nessuno osava dire: i traffici illeciti della mafia e le collusioni con la politica. Denunciò l’indecenza e l’oscenità di quella mucillagine criminale che si serviva delle complicità, delle coperture e delle collusioni con pezzi del mondo “grigio” (politica, imprenditoria, affari, mondo delle professioni), che rappresentavano e rappresentano ancora oggi la spina dorsale del potere mafioso“.

La lezione di Peppino Impastato è racchiusa tutta qui: nella sua (e nostra) convinzione che essere sentinelle della legalità e della giustizia sia un compito di tutti i cittadini di buona volontà, non solo delle forze dell’ordine e della magistratura, e che occorre combattere con l’arma della responsabilità civile, nell’esercizio delle nostre funzioni, qualunque esse siano. Soltanto così riusciremo a marginalizzare la criminalità e la violenza e a sottrarle il terreno di coltura”, ha così concluso.

 

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