L’ultimo comunicato ufficiale del club biancoazzurro risale al 5 luglio scorso, in cui si rivelava la criticità di una situazione societaria in bilico in quanto nonostante lo “sforzo economico da parte della Proprietà” che aveva garantito l’iscrizione al nuovo campionato e le garanzie necessarie per la fidejussione, “non ci sono state le risposte sperate da parte della comunità andriese“.
Dopodiché il silenzio, assordante. Unica certezza, allo stato attuale, è la data di domani 12 luglio in cui la squadra dei leoni sarà esclusa dal campionato di serie C: anche la possibilità dell’eventuale ricorso, termine fissato entro il 16 luglio, però comincia ad affievolirsi. In questi giorni, la speranza di salvare il calcio professionistico andriese attraverso la febbrile ricerca delle risorse necessarie per la ricapitalizzazione, ha trovato un ulteriore ostacolo verso l’obiettivo tanto agoniato.
La Srl “Fondazione degli andriesi”, una nuova società di capitale composta da tutti gli imprenditori andriesi e i tifosi, con quote minime di partecipazione e decisionali, è stata istituita per analizzare i bilanci della società nominando come garante e interlocutore l’avvocato Marco Di Vincenzo. Da un’ analisi certosina della situazione finanziaria, infatti, sembrerebbe che la documentazione non sia adeguata e sarebbe emersa una massa debitoria non ancora quantificabile, che potrebbero indurre i potenziali soci ad abbandonare la causa.
Il Presidente Paolo Montemurro, invece, pare non abbia più intenzione di portare avanti il progetto da lui intrapreso circa 3 anni fa: resta lo sforzo da parte dell’azionariato popolare allargato a cercare di risollevare una situazione che sta pregiudicando fortemente l’eventuale iscrizione al campionato di serie C.
IL PIANO B
Secondo le Norme Organizzative Interne della F.I.G.C. (regole NOIF) si potrebbe ipotizzare la ripartenza dalla serie D, costituendo una nuova società e azzerando i debiti.
di Damiana Dorotea Sgaramella
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