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BAT – Mercati serali straordinari, Unimpresa: “Un caso oggetto di attenzione da parte degli impermercati”

16 Agosto, 2018 | scritto da Redazione
BAT – Mercati serali straordinari, Unimpresa: “Un caso oggetto di attenzione da parte degli impermercati”
Attualità
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Dopo le sperimentazioni degli anni passati l’anno 2018 si è sicuramente caratterizzato per la straordinaria riuscita dei mercati serali. Un’opportunità per lavoratori, commercianti, cittadini e consumatori che ha investito l’intera Puglia grazie all’intuizione geniale delle due primarie Associazioni di Categoria UNIMPRESA Bat e CasAmbulanti Italia il cui Presidente e Coordinatore Savino Montaruli, ha dichiarato: “Sì, il 2018 sarà ricordato per mercati serali in edizione straordinaria aggiuntiva che hanno fatto la differenza. Durante quei mercati, infatti, addirittura esponenti della Grande Distribuzione Organizzata, che tanti benefici e privilegi ha goduto dagli anni 2000 in poi grazie a rapporti politico-polisindacali arrivando persino ad ottenere le aperture in tutte le giornate domenicali e festive, cosa assolutamente inconcepibile rispetto alla norma che prevedeva le aperture solo quale deroga alle chiusure obbligatorie festive, si sono interessati ai mercati serali nei centri urbani“.

Evidentemente avevamo visto giusto sin dall’anno 2015 con la prima nostra sperimentazione nella città di Bisceglie dove fummo i proponenti e promotori di un’idea poi emulata anche dalle associazioni di Categoria cosiddette storiche che però ne hanno distorto la visione, contaminandola – ha spiegato Montaruli -. I mercati serali ormai li stiamo svolgendo praticamente in tutta la Puglia con comuni che per la prima volta sperimentano tale opportunità, come accaduto a Molfetta, a Zapponeta, a Putignano, nel barese, nel foggiano, nel Salento, come pure nella Bat oltre che nel brindisino e nel territorio tarantino dove domenica 19  agosto ci sarà una straordinaria Edizione a Castellaneta per la prima volta nella storia – ha continuato -. Questi eventi, grazie alla nostra formula che prevede edizioni straordinarie aggiuntive che nulla tolgono al tradizionale mercato mattutino nelle giornate prestabilite ma che offrono un’opportunità in più, hanno raggiunto molteplici scopi, dando un’opportunità aggiuntiva a tutti. Ad esempio siamo riusciti a rivitalizzare i centri urbani, dimostrando che i mercati devono e possono essere riportati in centro e che il mercato in centro piace alla gente, piace ai commercianti a sede fissa e dispiace solo ai centri commerciali che in queste giornate di mercati serali hanno visto decrescere in modo esponenziale gli afflussi nelle loro strutture ormai in fortissima crisi e questo è anche positivo per le economie delle città. Infatti quelle risorse economiche che la gente non ha speso nei centri commerciali durante quelle serate di mercati straordinari sono state riservate al piccolo commercio urbano che, in vario modo ed in varie forme ne ha beneficiato“.

In questi giorni si sta continuando a parlare di Distretti Urbani del Commercio, con amministrazioni comunali che stanno commettendo gravissimi errori costituendo le Associazioni in modo scriteriato e lobbistico – ha proseguito -. Noi stiamo dimostrando che stiamo rivoluzionando il commercio urbano a favore del piccolo commercio senza spendere e senza sprecare un solo euro di denaro pubblico mentre già sono milioni gli euro in fase di sperpero per la “Progettazione” di non si sa cosa visto che i comuni sono addirittura sprovvisti dei Documenti Strategici del Commercio ma nonostante ciò ambiscono alla spartizione dei tanti milioni dei D.U.C. le cui modalità di utilizzo sono già sotto la lente, come lo sono gli sprechi delle Camere di Commercio in un regime di spartizione assolutamente inaccettabile“.

Il futuro e solo il futuro ci dirà quali saranno state le scelte più oculate ed intelligenti e quali quelle operate dai soliti soggetti con le mani in tutte le salse che nel nome del piccolo commercio continuano ad alimentare se stessi ed i propri sistemi creati ad hoc per far camminare la macchina che mai nulla sinora ha prodotto se non lasciato moltissimi morti sul campo. Quei morti si chiamano piccole imprese che continuano a resistere ma molte delle quali non ce l’hanno fatta“, ha concluso Montaruli.

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