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Barletta – Presentate le iniziative per il “Mese della memoria 2018”

30 Agosto, 2018 | scritto da dora dibenedetto
Barletta –  Presentate le iniziative per il “Mese della memoria 2018”
Cultura
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L’Amministrazione comunale di Barletta commemora le vittime della rappresaglia nazista del 1943 e ricorda la partecipazione della città alla guerra di Resistenza con il Mese della Memoria, a cura dall’Archivio della Resistenza e della Memoria, nel Castello, dove sì è svolta oggi la presentazione del programma 2018, presenti il sindaco Cosimo Cannito, il responsabile dell’Archivio, Luigi Dicuonzo e la dirigente del Settore comunale Beni e Servizi Culturali, Santa Scommegna.

Le iniziative per il 75° anniversario cominceranno venerdì 7 settembre alle ore 9.30, quando, nell’auditorium della caserma “Stella”, l’82° Reggimento Fanteria “Torino” incontrerà l’Archivio della Resistenza e della Memoria.

Martedì 11 settembre, alle 17.30, è prevista la “Fiaccolata della Memoria”, che muoverà dalla chiesetta del Crocifisso, in via Andria (in omaggio ai caduti dell’omonimo Caposaldo) sino alla caserma “Stella” per la santa messa.

Mercoledì 12 settembre, data che segnò l’occupazione cittadina da parte dei nazisti e prologo alla cinica rappresaglia contro 11 vigili urbani e due inermi netturbini, sono programmati, in successione dalle ore 9.15, la funzione religiosa nella chiesa di Santa Maria Maggiore e gli onori militari presso il rivellino del Castello e in piazza Monumento.

La commemorazione dei 22 soldati italiani, rimasti ignoti, ferocemente trucidati dai nazisti nel settembre 1943 in località Murgetta Rossi nei pressi di Spinazzola prevede, rispettivamente martedì 18 alle ore 9.30 e venerdì 21 settembre alle ore 10, l’incontro “Murgetta Rossi, perché” presso l’auditorium della caserma “Stella” e il tradizionale raduno provinciale sul luogo del massacro.

Lunedì 24 settembre, infine, nel Castello di Barletta, premiazione dei partecipanti al concorso a borse di studio intitolato a Maria Grasso Tarantino, reso possibile con le risorse rivenienti dall’assegno straordinario (detto “Soprassoldo”), concesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze alla città quale vitalizio per la decorazione di Medaglia d’oro al Valor Militare, organizzato dall’Amministrazione comunale tramite l’Archivio della Resistenza e della Memoria e il contributo della Biblioteca comunale “Sabino Loffredo”. È intitolato alla memoria della professoressa Maria Grasso Tarantino, che avviò e sostenne iniziative di rilettura degli eventi storici all’origine del conferimento alla città delle massime onorificenze al Valor Militare e al Merito Civile.

“I fatti del settembre 1943 vanno ricordati e va ringraziata e onorata la memoria del colonnello Francesco Grasso per avere difeso la città. – dichiara in una nota, il sindaco Cannito –

La Resistenza è il punto di partenza della nostra democrazia, che va difesa comunque e sempre. Non ci si può cullare all’idea che la democrazia si autotuteli. La democrazia va sostenuta e difesa ogni giorno.

A margine mi preme sottolineare un pensiero sul governo che è attualmente in carica, perché non credo abbia proprio tutte le caratteristiche e le connotazioni di una democrazia matura, prova ne è, fra le altre cose, quello che sta accadendo in Italia nei confronti dell’Europa.

Noi abbiamo l’obbligo, come comunità e come Amministrazione comunale, di difendere la democrazia nel ricordo della resistenza. E lo faremo in maniera puntuale con il programma degli eventi previsti per il prossimo settembre, perché più tempo trascorrerà da quel settembre 1943 e più forte e robusta dovrà essere la memoria della nostra comunità, insignita al merito civile e al valore militare”.

 

L’immagine scelta per l’edizione 2018 del Mese della Memoria è una foto molto significativa.

“In questa foto – ha spiegato il professor Luigi Dicuonzo, responsabile dell’Archivio della Resistenza e della Memoria, che riapre dopo quattro anni, in seguito al riallestimento dello stesso – parlano le ombre e i silenzi, la fissità di alcune figure e il movimento fugace di altre”.

La foto ritrae uno scorcio di piazza Caduti il 12 settembre 1943, giorno dell’eccidio dei vigili urbani e dei due netturbini.

In primo piano c’è un soldato, fisso e immobile. Sullo sfondo, verso il centro della piazza, si vede un bambino che corre, anzi fugge.

Quel bambino era l’allora 13enne Pasquale Pedico, scomparso una settimana fa. Da casa sua, ha raccontato Dicuonzo, nella vicina via Pier delle Vigne, era corso in piazza attratto dai carri armati ma, una volta lì, si era trovato suo malgrado a essere testimone oculare dell’orrore dell’eccidio di innocenti da parte dei tedeschi.

In quella piazza arriva correndo e da quella piazza subito dopo fugge via terrorizzato per tornare a casa. Suo padre, Oronzo Pedico, medico ufficiale dell’ospedale presso l’attuale scuola “Musti”, lo immortala dal balcone, fissando nella memoria collettiva il ricordo di quei giorni.

 

 

 

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