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Andria – Piano riequilibrio finanziario pluriennale: la RSU replica a Giorgino

5 Settembre, 2018 | scritto da Redazione
Andria – Piano riequilibrio finanziario pluriennale: la RSU replica a Giorgino
Attualità
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E’ giunto a mezzo stampa un comunicato diffuso da RSU e le OO.SS. CGIL-CISL-UIL-CSA,  in merito all’ intervento del Sindaco di Andria, Avv. Nicola Giorgino, in seduta di Consiglio Comunale del 29 agosto u.s. in riferimento ad una relazione del Funzionario Responsabile del Servizio Tributi che rappresenta le incompetenze del personale del servizio predetto in rapporto alle capacità di riscossione tributaria dell’Ente.

A seguito della seduta di Consiglio Comunale del 29 agosto u.s. per l’approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, durante la quale, in riferimento all’ intervento del Sindaco, sulle capacità gestionali dell’Ente in ambito di riscossione dei Tributi Locali, citando una relazione del Funzionario preposto al Servizio Tributi, sulla base della quale si evidenziava che: “le persone di quell’ufficio, per le qualifiche di cui in possesso non sono all’altezza di svolgere il precipuo compito della riscossione tributaria e che hanno un atteggiamento, in alcuni casi,  non predisposto a quella che è la nuova sfida della Pubblica Amministrazione”, la RSU e le OO.SS. CGIL-CISL-UIL-CSA unitariamente, stigmatizzano l’intervento esternato in seduta pubblica consiliare, unitamente alle altre dichiarazioni simili già verificatisi in precedenza con altre note rese pubbliche, considerandole lesive della dignità del personale che, nonostante le “non citate difficoltà e carenze organiche e gestionali nello specifico dell’Ufficio Tributi”, ma anche di tutti gli altri Settori, con determinazione e senso di abnegazione e di appartenenza all’Ente, svolge quotidianamente il proprio dovere, sopperendo alle succitate carenze, sicuramente non attribuibili allo stesso personale, poiché come evidenziato dallo stesso Giorgino in seduta consiliare, negli ultimi anni c’è stata una riduzione del personale pari a 130 unità.

Per quanto sopra evidenziato – conclude la nota – si vuole rappresentare che non è oltremodo accettabile che eventuali responsabilità gestionali, organizzative e strategiche vengano “esclusivamente” addebitate al personale ivi preposto“.

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