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Andria – Pre-dissesto finanziario: il mondo delle imprese in subbuglio

21 Novembre, 2018 | scritto da Redazione
Andria – Pre-dissesto finanziario: il mondo delle imprese in subbuglio
Economia
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Ormai lo stato di agitazione è tangibile in tutta la città. Dopo l’annuncio dei tagli e degli aumenti tariffari previsti nel Piano di Riequilibrio Finanziario deciso e deliberato in Giunta è soprattutto il mondo delle Imprese a farsi sentire ad alta voce. Il mondo del commercio, ad Andria, così come quello dell’Artigianato, delle Imprese Edili e di tutti i settori produttivi è in subbuglio e non ci sta ad assorbire sulle proprie già fragili spalle questa mannaia che si aggiunge a tutte quelle sinora sopportate con gravissime ripercussioni sui bilanci aziendali ormai definitivamente compromessi. In particolare anche il mondo del commercio ambulante sta discutendo delle ripercussioni che avrà la tassazione Tosap sulle imprese concessionarie di posteggio nel mercato del lunedì visto che trattasi di un mercato improduttivo e allo stremo. Nessuno, oggi, sarebbe in condizione di sopportare una tassazione per l’occupazione di suolo pubblico che, con le nuove tariffe raddoppiate, potrebbe persino superare gli ottocento euro annuali pro capite.

Uno stato di agitazione che potrebbe determinare azioni molto significative visto che proprio in questi giorni il mondo associazionistico locale sta fortemente stigmatizzando le decisioni assunte dall’amministrazione comunale e soprattutto le incapacità gestionali ed amministrative che hanno portato la comunità andriese a questa condizione di non ritorno, facendo persino presagire il trasferimento di molte imprese in altri territori se non l’accelerazione della loro chiusura definitiva, come da tempo sta già accadendo.

Sulla delicata situazione interviene il Componente Effettivo della Prima, Terza e Quarta Consulta della città di Andria, eletto dalle Associazioni, signor Savino Montaruli il quale apre un ulteriore fronte del dibattito sottolineando anche elementi procedurali: “Poiché trattasi di provvedimento adottato dalla Giunta comunale ai sensi dell’articolo 175, comma 4, del decreto legislativo n 267/2000 avente ad oggetto la variazione al bilancio di previsione finanziario 2018/2020, il provvedimento medesimo, prima di approdare in Consiglio comunale, deve essere sottoposto, nel rispetto dello Statuto comunale, al parere obbligatorio delle quattro Consulte comunali, come peraltro espressamente previsto dal Regolamento vigente – ha continuato -. Visto che da parte del comune non sono pervenute le Pec di convocazione delle Consulte per tale preliminare passaggio obbligatorio, quando ciò dovrà avvenire? Si sono ricordati al comune di Andria che c’è questo passaggio da fare e che nel corso di tale incontro deve essere dettagliatamente specificato il contenuto del Piano di Riequilibrio Finanziario pluriennale, ai sensi dell’articolo 243 bis e successivo accesso al fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali? I componenti delle Consulte stanno attendendo la convocazione ed in quella sede finalmente sapremo cosa si prospetti per l’immediato futuro della città e per le sue prospettive di decrescita e di regresso sociale, economico, produttivo e culturale”, ha concluso Montaruli.

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