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Cassano e Miccoli, fenomeni made in Puglia

10 Dicembre, 2018 | scritto da Redazione
Cassano e Miccoli, fenomeni made in Puglia
Calcio
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La Puglia, una delle regioni più grandi d’Italia, non è solamente nota per essere un luogo baciato dal sole, per la sua cucina o per i trulli di Alberobello: è infatti una regione nella quale la passione per il calcio è sempre stata tambureggiante.

A dimostrarlo ci sono una serie di club di rilievo che, sebbene non abbiano vinto alcun titolo italiano, hanno comunque dalla loro una storia importante: il Bari, il Foggia e il Lecce hanno infatti un curriculum di tutto rispetto e varie apparizioni nella massima serie. Inoltre, negli ultimi anni la Puglia ha prodotto alcuni calciatori di prim’ordine, tra i quali spiccano due ragazzi terribili nati tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 rispettivamente a Nardò, in provincia di Lecce, e a Bari. Parliamo di Fabrizio Miccoli e Antonio Cassano, quest’ultimo ritiratosi da poco dal calcio giocato, due che hanno imparato a giocare a pallone in mezzo alla strada o in campi di periferia per poi arrivare fino ai più alti scenari del calcio italiano e anche europeo. Entrambi destri e figli del calcio vero, sono stati tra i protagonisti della scena italiana negli anni 2000 e hanno persino vestito la maglia della nazionale. 

Miccoli è partito dal basso, facendo la classica gavetta prima di approdare nei grandi palcoscenici come quello della Juventus e poi della Fiorentina. Velocissimo palla al piede e dotato di un gran tiro da fuori, il Romario del Salento, come lo chiamavano da piccolo, avrebbe poi fatto faville in Portogallo con il Benfica prima di tornare in Italia, dove avrebbe fatto la storia del Palermo. Dei due, tuttavia, colui che è riuscito ad avere una carriera di altissimo livello è stato Cassano. Dopo il suo esordio con il Bari, la squadra della sua città, il giovane talento pugliese ha giocato nella Roma e nel Real Madrid, una delle squadre favorite dalle sempre più popolari scommesse sportive nella Champions League di quest’anno. Conosciuto anche come Fantantonio per via delle sue indiscusse qualità tecniche e creative con la palla al piede, Cassano ha disputato anche due europei e un mondiale con la maglia dell’Italia. Ciò nonostante, la sua poca professionalità, assieme a una scarsa attitudine negli allenamenti, lo ha privato di varie vittorie di prestigio. Il barese, infatti, ha dovuto abbandonare la Roma, il Real e la Sampdoria per una serie di problemi disciplinari. Arrivato a Genova nel 2007, sembrava avesse finalmente trovato il suo posto nel mondo, prima di perdere la testa in vari episodi e dover ripartire poi da Milan e Inter. Dotato di una tecnica sopraffina e abilissimo a saltare l’uomo, Cassano è forse il talento più cristallino del periodo dopo-Baggio in Italia e nessuno saprà mai quanto avrebbe potuto vincere se la sua testa avesse accompagnato meglio i suoi piedi. Il suo goal all’esordio contro l’Inter resterà per sempre nei ricordi di tutti gli appassionati di calcio italiano.

Cassano e Miccoli sono estro, fantasia e irriverenza di un calcio pugliese che adesso cerca con ansia i propri eredi.

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