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Lecce – Gasdotto Tap: Emiliano incalza contro il governo

22 Gennaio, 2019 | scritto da Alessandra Zaccagni
Lecce – Gasdotto Tap: Emiliano incalza contro il governo
Ambiente
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“Basterebbe un decreto legge come quello che mi auguro faranno per evitare le trivellazioni in mare

Così il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano schiera ancora una volta le proprie carte contro il gasdotto tap.

Nella mattinata del 21.01 Emiliano ha presenziato all’incidente probatorio richiesto dal GIP di Lecce, Dott.ssa Cinzia Vergine, in merito alla verifica dell’applicabilità della direttiva restrittiva Seveso III.

La contesa ha avuto origine a seguito di una perizia effettuata da Fabrizio Bezzo, Davide Manca e Lionella Scazzosi, periti nominati dallo stesso GIP per la condotta delle indagini preliminari sull’applicazione della Direttiva Seveso III: Direttiva 2012/18/UE che opera nell’ambito del controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose.

I tre esperti avrebbero escluso categoricamente, a seguito delle loro indagini, la possibilità di applicare tale normativa poiché “le caratteristiche tecniche dei due progetti – Tap e Snam, che saranno siti nell’agro di Melendugno (LE)- non prefigurano uno stabilimento, cioè un sito per la produzione, manipolazione, stoccaggio di sostanze pericolose ma solo opere finalizzate al trasporto di sostanze pericolose.”

Il presidente della Regione Emiliano accusa i periti di ragionare basandosi su una logica industrialista che non tiene in debito conto l’impatto ambientale che queste due opere avranno, tacciandoli inoltre di “interpretare la legge al posto dei giudici.

A rappresentare legalmente la Regione Puglia l’Avv. Francesco Zizzari che ha affermato in aula la mancata considerazione da parte dei tre periti delle infrastrutture, essendosi concentrati prettamente sulla valutazione degli impianti tecnici.

La presenza di muretti a secco diventati patrimonio dell’Unesco proprio nella zona di insediamento degli impianti Tap e Snam sarebbe una ulteriore carta da giocare a favore della Regione Puglia e dei Comuni coinvolti che si sono opposti da sempre alla realizzazione di questo ambizioso quanto controverso progetto.

Intanto i cittadini dei comuni coinvolti sono in attesa di risposte concrete da parte delle Istituzioni, mentre sono in preda alla preoccupazione relativa agli impatti ambientali che queste grandi opere avranno inevitabilmente. Dal punto divista economico Tap e Snam sono progetti che porteranno non pochi vantaggi a tutto il paese, ma le bellezze naturali, la verginità del paesaggio salentino potrebbero esserne negativamente influenzate.

 

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