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Mountain Bike – Ecco il percorso che arriverà al punto più alto di Puglia

24 Aprile, 2019 | scritto da Redazione
Mountain Bike – Ecco il percorso che arriverà al punto più alto di Puglia
Sport
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È tutto pronto in casa UC Foggia 1976 per la terza edizione della Monti Dauni Mountain Bike, la gara di ciclismo in fuoristrada sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana che nel prossimo fine settimana vedrà protagonisti i paesi di Biccari, Faeto e Celle San Vito.

Quinta tappa del circuito Iron Bike conterrà al suo interno il passaggio sul punto più alto di Puglia e di tutto il campionato, il Monte Cornacchia a 1151 metri sul livello del mare.
Prima la fatica (ma anche la bellezza negli occhi con il transito nei boschi e lungo il suggestivo lago Pescara) per poi concedersi ai sapori di una grande festa di paese.
Che a voler essere precisi comincia dal giorno prima, per allietare l’accoglienza ai forestieri, un’usanza tipica delle popolazioni daune.

«Monti Dauni Mountain Bike è una manifestazione – dichiara Francesco Sessa (vice sindaco di Biccari) – che l’anno scorso ha permesso a centinaia di bikers di conoscere il nostro territorio e soprattutto a portarlo alla ribalta. La Monti Dauni Mountain Bike porterà i ciclisti sul tetto della Puglia e questo ci inorgoglisce. È una manifestazione molto ben organizzata da Francesco Velluto, che non si risparmia si particolari, che onora un territorio sempre più frequentemente sotto la positiva luce dei riflettori».

«È fondamentale il contributo degli amici dell’UC Foggia 1976 in questa impresa. È il terzo anno che organizziamo l’evento
– aggiunge Francesco Velluto il secondo con partenza da Biccari. Quest’anno affronteremo il versante sud, passando per Celle San Vito e Faeto. Si scalerà il rifugio Monte Cornacchia e potrà godere di tutta la Puglia dall’alto. L’Iron Bike, di cui la Monti Dauni Mountain Bike è la quinta tappa di dieci, si sta confermando il circuito più importante di Puglia. Continueremo a pulire i sentieri e a portare qui biker e appassionati anche in altri periodi dell’anno in un territorio ricco di storia, cultura e natura, sperando sempre in un contributo maggiore da parte di comuni ospitanti in modo tale da rimettere in sesto vecchi sentieri e crearne di nuovi».

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