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Di Pilato (Fronte Democratico): “Fiera d’Aprile sotterrata da ex amministratori fanatici”

30 Aprile, 2019 | scritto da Alessandro Liso
Di Pilato (Fronte Democratico): “Fiera d’Aprile sotterrata da ex amministratori fanatici”
Attualità
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Il resoconto della “Classica di Primavera” di Andria dell’avv. Pasqua Laura di Pilato (Fronte Democratico) in una nota giunta in redazione:

“La nostra tradizione Fiera d’Aprile è stata sotterrata dalla voglia di far primeggiare l’ego da parte di qualche amministratore, ormai “ex” per fortuna. La Fiera d’Aprile, quella classica, rimarcava le tradizioni, la storia e la cultura locale. Era legata al ritrovamento delle ossa di San Riccardo, dopo l’assedio degli Ungheresi del 1348, ad opera della figura di Francesco II Del Balzo che per meglio celebrare il ritrovamento concesse all’Università di Andria una fiera da svolgersi dal 23 al 30 aprile di ogni anno.

Negli ultimi decenni, ancor prima che il centro storico venisse rivalutato dagli abili commercianti che lì hanno investito, le edizioni della fiera hanno visto un fermento unico nel cuore antico della città: profumi, tradizioni, rievocazioni, suoni e colori che andavano sicuramente preservati e magari valorizzati. Era un ottimo punto di partenza per migliorare la stessa fiera e farla diventare un vero fiore all’occhiello per la città.

I miei ricordi più belli sono fermi al 2014 quando ancora con il compianto Agostino Troia, dell’associazione Artisti Andriesi e l’assessore dell’epoca ben si organizzava la Fiera, malgrado le già poche risorse. Tutta la città era in festa.

Altamura oggi ha espresso al meglio la vera tradizione di Federico a differenza di Andria che guidata da “inguaribili romantici” e, permettetemi, anche un po’ fanatici, ha dato la mazzata finale ad una fiera legata agli usi, costumi e tradizioni di cui loro non sanno un bel niente.

Ci resta il ricordo del buio, come quello che ha caratterizzato sabato sera per ore Palazzo Ducale, simbolo di quella fiera che hanno abilmente distrutto. Si vantano di aver messo insieme assessorati alla Cultura e al Commercio; hanno avuto la preziosa collaborazione da parte di associazioni di categoria a difesa degli interessi di commercianti e artigiani, ma tant’è di commercio non si è visto un bel niente. Sono stati abili persino a distruggere la via delle bancarellaoggi arrivano pure le precisazioni di qualche ex assessore che tiene a sottolineare come la fiera sia stata “culturale” e non commerciale.

Manco tra loro sono riusciti a mettersi d’accordo! Ci si vanta di una fiera a costo zero, ma non fanno i conti con i costi sostenuti anche dal Patto Territoriale Nord Barese Ofantino e dal Gal. Anche quelli sono soldi pubblici. A pagare, purtroppo, ancora una volta sono i cittadini!”

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