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Lettera aperta al Commissario prefettizio di Andria

21 Giugno, 2019 | scritto da Alessandro Liso
Lettera aperta al Commissario prefettizio di Andria
Andria
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“Egr. Dr. Tufariello,
all’indomani del suo insediamento abbiamo vivamente apprezzato la determinazione con cui ha accettato di ricoprire questo gravoso incarico e, stante la disastrosa situazione, abbiamo seguito con apprensione e con animo pieno di speranza la sua conferenza stampa”.
Comincia così la nota inviata al Commissario prefettizio del Comune di Andria, dott. Gaetano Tufariello, dal Gruppo Partecipa del Partito Democratico di Andria, il gruppo politico cittadino nato il 23 marzo scorso.

“È ancora vivo e frustrante il ricordo della passata amministrazione che ha negato a noi politicamente impegnati e a tutti i cittadini la trasparenza dell’informazione e l’opacità della comunicazione.
Sono stati 9 lunghi anni in cui le casse comunali sono state non solo prosciugate, ma indecentemente indebitate per i prossimi lustri! Per realizzare cosa poi, visto lo stato in cui ci ritroviamo?

Strade dissestate, servizi alla persona cancellati, costo della mensa scolastica insostenibile per le famiglie, tassa rifiuti alle stelle e una cittàsempre più sporca, uffici comunali senza una guida, dipendenti della Multiservice in stato di agitazione per la (imminente?) scadenza dei contratti, operatori della PM preoccupati per i tagli agli stipendi, aree verdi abbandonate, strade periferiche utilizzate come discariche, residui nocivi e pericolosi bruciati continuamente di notte,
programmazione culturale azzerata, immobili comunali utilizzati da decenni dalle solite associazioni, inventario del patrimonio immobiliare della Città mai redatto, ricognizione dell’inquinamento dell’aria ed elettromagnetico incompiuto o non aggiornato, ecc…

Urge approvare il RET, il regolamento edilizio tipo, da tempo sollecitato da imprese e professionisti!
Encomiabile la sua volontà di rendere il Comune di Andria una casa di vetro.
Ad oggi, però, ad oltre un mese dal suo insediamento, ci è dato poco sapere cosa si stia effettivamente programmando per la nostra Città, se non l’annuncio della gara ponte per la gestione del servizio rifiuti con un importo a base d’asta – così ci pare d’aver recepito – di 11 milioni di euro che, ce lo consenta, è un ulteriore salasso!

Ma il canone annuo non era di 9 milioni di euro l’anno? Non certo briciole. Senza nemmeno un ritorno economico a favore delle famiglie, che dovrebbe essere naturale con la raccolta differenziata. E invece paghiamo di più. A causa di una gara anomala, con le vicende giudiziarie che tutti conosciamo e con la magistratura che sta ancora facendo il suo corso.
Sarà dato sapere, a noi cittadini innamorati della loro Città , lo stato di avanzamento del piano di rientro?
Sarà dichiarato il dissesto? (noi riteniamo che Andria sia già in dissesto poiché manca solo l’ufficialità).

Saremo costretti a pagare un ennesimo mutuo per rimpinguare le casse comunali lasciate vuote dalla precedente amministrazione?, e cioè dall’amministrazione Giorgino con tutta la sua corte celeste, oramai diventata corte verde?
Per quanto circoscritta nel tempo possa essere la sua permanenza in Città, con il gravoso compito che Le è stato affidato, non si limiti a profondere impegno ed energie per la sola quadratura dei conti.

Le chiediamo di creare momenti di confronto con i cittadini.
Sig. Commissario, la casa di vetro, se i vetri sono spessi, non consentono di comunicare sia dall’interno verso l’esterno che viceversa.
E saremmo, poi, sempre, al punto di partenza“.

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