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In fiamme la Riserva Naturale di Torre Guaceto

27 Giugno, 2019 | scritto da Redazione
In fiamme la Riserva Naturale di Torre Guaceto
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Un vasto incendio si è sviluppato nel giro di poche ore all’interno della Riserva Naturale di Torre Guaceto nel brindisino, in particolate nell’area denominata “Macchia San Giovanni”, nei pressi della statale 379. Un rogo sviluppattosi dal vento di tramontana che ha incendiato le sterpaglie fino a distruggere quasi 3 ettari di area naturale, ovvero la metà dell’intera Macchia San Giovanni. 
I Vigili del fuoco, a causa delle raffiche di vento, non sono riusciti a mettere in sicurezza la aree piu sensibile. Già la sera precedente e in mattina le fiamme avevano colpito altre zone della Riserva Naturale che però i vigili del fuoco erano riusciti a spegnere prima che colpissero le aree protette.
Il rischio è stato molto alto in quanto il vento forte alimentava velocemente le fiamme. L’incendio ha riportato alla mente quello avvenuto nel 2007 quando il fuoco distrusse l’intera area protetta.

Il presidente del Consorzio nel ringraziare i vigili del fuoco per il tempestivo mintervento, ha chiesto a tutti di essere i custodi di Torre Guaceto, rispettando le regole e non accendendo fuochi per pulire i campi. “Questi gesti. ha detto, possono distruggere la vostra Riserva”.

“L’incendio che si è sviluppato nei pressi dell’oasi marina protetta di Torre Guaceto e ha distrutto circa tre ettari di canneto e Macchia mediterranea sul lato monte, è uno schiaffo a quella Puglia che vede nelle tutela della natura e dell’ecosistema, la fonte di nuove opportunità di sviluppo turistico, culturale e sociale. Adesso lasciamo lavorare i Vigili del fuoco – che ringrazio per la loro instancabile opera – ma da subito mi impegnerò affinché le nostre aree protette possano essere messe in sicurezza, sia con le dovute operazioni di sorveglianza per il rispetto delle regole, sia con la bonifica del territorio. Stiamo parlando di un patrimonio naturalistico dall’inestimabile valore che deve essere preservato ad ogni costo, affiancando alle necessarie operazioni di prevenzione, una rigorosa azione di repressione”. E’ quanto ha sottolineato in una nota l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Stea.

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