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ANDRIA – #ioleggoperchè2019: il progetto della scuola “Rosmini” contro il bullismo

20 Novembre, 2019 | scritto da Angela Ciciriello
ANDRIA –  #ioleggoperchè2019: il progetto della scuola “Rosmini” contro il bullismo
Andria
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Si è tenuta lo scorso mercoledì 13 novembre 2019, presso il reparto di pediatria dell’Ospedale “Lorenzo Bonomo” di Andria, la visita degli Alunni della 5^D della locale scuola primaria “A. Rosmini” che, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno voluto dare sostanza al progetto “#ioleggoperchè2019” portando in dono ai loro coetanei libri e soprattutto tutto il loro affetto.

Non una data qualsiasi, quella del 13 novembre, in cui si è celebrata anche la “Giornata Mondiale della Gentilezza”.

Infatti, così come ci ha raccontato la responsabile del progetto la finalità di questa iniziativa è anche insegnare all’essere gentili.

«Abbiamo voluto cogliere la coincidenza per affrontare una volta di più con i nostri alunni argomenti ormai tristemente ricorrenti nelle cronache nazionali quali quelli del bullismo e del razzismo»; «e così l’idea è stata quella di elaborare con i nostri Bambini un antidoto alle offese e sopraffazioni “PAROLE E COMPORTAMENTI OSTILI” che bullismo e razzismo portano con sé: la gentilezza. Gentilezza di un dono, gentilezza di un abbraccio, gentilezza di una mano tesa verso chi – essere umano come tutti noi – ne ha più bisogno. Al resto hanno pensato i bambini, decidendo di regalare ai loro coetanei in ospedale i libri con le loro storie preferite, attraverso le quali riescono a spiegare le ali della loro fantasia verso mondi forse immaginari, ma sicuramente felici».

L’iniziativa della scuola “A. Rosmini” mira, in realtà, anche a dimostrare agli adulti che un libro, una storia, un abbraccio tra bambini possono abbattere qualsiasi discriminazione e distanza perché «non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi» (Antoine De Saint-Exupery,“Il Piccolo Principe”).

L’importante però è avere coraggio di: non giudicare il prossimo per l’immagine che ha od i trofei che esibisce, ma di prenderlo per mano per aiutarlo a rialzarsi dalle fragilità che nasconde. Perché siamo ESSERI UMANI e – mai come oggi – è importante RESTARE UMANI!

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