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Funerali Giovanni Custodero: uno dei palloncini liberati durante le esequie a Fasano arriva ad Andria

14 Gennaio, 2020 | scritto da Alessandro Liso
Funerali Giovanni Custodero: uno dei palloncini liberati durante le esequie a Fasano arriva ad Andria
Andria
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“Il guerriero sa che è libero di scegliere ciò che desidera: le sue decisioni sono prese con coraggio, distacco e, talvolta, con una certa dose di follia” (Paulo Coelho).
Sì, perché Giovanni Custodero è stato un guerriero. Il “guerriero sorridente”.

Aveva solo 27 anni e una pazzesca voglia di vivere. La sua passione, il calcio a 5: era portiere nella squadra del suo paese, la “Cocoon” di Fasano.
Il suo sorriso sempre stampato anche dopo la scoperta di quel male che non gli avrebbe lasciato scampo: un sarcoma osseo.
Così decide di affrontarlo a viso aperto e senza esclusione di colpi, in una lunga battaglia durata 4 anni e condivisa giorno per giorno sui social: diventando così testimonial di una guerra contro il cancro vissuta con il sorriso.

Fino a quel maledetto 6 gennaio in cui, allo stremo delle forze e sovrastato dai lancinanti dolori che lo affliggevano da tempo, sceglie di morire con la sedazione profonda, per allievare il suo malessere: un lungo post pubblicato su facebook, coraggioso, determinato, commovente. La sua scelta.
Domenica scorsa, dopo soli 6 giorni, il cuore di Giovanni ha cessato di battere, ma non la sua voglia di lottare, di sfidare il vigliacco ed infame ospite, di combattere.

Le esequie si sono svolte ieri, 13 gennaio, nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Pezze di Greco, frazione di Fasano: migliaia le persone accorse per tributare l’ultimo saluto ad un ragazzo speciale, maestro di vita e di coraggio.
Sulla bara fiori bianchi, un elmo da battaglia, impresso anche sulla maglietta. Al termine delle esequie sono stati liberati i palloncini bianchi ai quali era attaccata una foto di Giovanni, oltre al suo contagioso sorriso.

Ed è proprio uno di quei palloncini bianchi che oggi, a distanza di un giorno e di 120 chilometri, è giunto nella città di Andria.
A fare la bellissima scoperta una donna, che stamattina, fuori dal cancello della sua abitazione sulla strada per Castel del Monte a 7 km dal centro cittadino, ha trovato una foto sul ciglio della strada:
“Stamattina fuori dal cancello di casa mia ho trovato questa foto attaccata ad un palloncino. Mi dispiacerebbe buttarla è una bellissima foto! Per caso qualcuno conosce questi ragazzi? Ho coperto il volto dei bambini ovviamente!”.

La donna non conoscendo i protagonisti di quello scatto, ha deciso di pubblicare sui social quella foto e chiedere delucidazioni in merito, non nascondendo comunque la voglia di conservarla e di custodirla gelosamente.

Colpa solo del vento e degli agenti atmosferici o volere divino? Ognuno è libero di pensare e di immaginare ciò che desidera.
Il caso (se così può essere definito) ha voluto, però, che quel palloncino giungesse nella città federiciana, una città da tempo dilaniata dal dolore e da morti causate proprio da quel male che ha portato via Giovanni Custodero.
Una cosa è certa. Il guerriero sorridente ha ancora una volta regalato una gioia e il ricordo del suo coraggio.

Ecco la foto giunta ad Andria:

2 Comments

  1. Madiangela says:

    Il destino….il.vento…il fato….ha portato cosi lontano il suo messaggio…vi è una mano invisibile che guida i fili della vita….buon viaggio guerriero..

  2. Ilaria sardella says:

    salve è possibile conoscere il nome della signora che ha trovato la foto di Giovanni? Conosco io il motivo del perché è arrivato lì quel palloncino

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