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Bisceglie – Il dott. Fontana parla del Coronavirus, il virus che uccide in Cina

22 Gennaio, 2020 | scritto da Antonella Loprieno
Bisceglie – Il dott. Fontana parla del Coronavirus, il virus che uccide in Cina
Attualità
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Una nuova infezione virale viene segnalata in questi giorni con epicentro nella città cinese di Wuhan nella provincia di Hubei nella Cina centrale.
Si tratta, a quanto risulta dai primi dati e dalle notizie riportate, di una infezione che colpisce in modo grave l’apparato respiratorio. Alcune indagini preliminari segnalano la molto fondata possibilità che si tratti, anche questa volta, di un virus appartenente alla famiglia dei Coronavirus.
Cosa sono questi agenti virali? Da dove prendono origine?
I Coronavirus sono una famiglia numerosa e comprensiva di virus ormai da tempo adattati a infettare e convivere con l’uomo e altri che non sono ospiti frequenti di esso e quindi capaci di scatenare una grave infezione quando entrano nel suo organismo. Si chiamano così perché appaiono al microscopio elettronico circondati da una struttura simile a una corona solare. Senza entrare in tecnicismi poco necessari si può dire che nella famiglia c’è anche il virus responsabile del comune raffreddore dell’uomo da non confondersi con l’influenza.
I coronavirus sono ospiti di vari mammiferi come animali domestici, ma anche topi, pipistrelli e dromedari, infettano anche uccelli, polli e altri animali. In passato sono state molto seguite due diverse infezioni epidemiche da coronavirus come la famosa SARS nel 2002/2003 e la MERS nel 2012/2013.
L’infezione nell’uomo è causa di febbre, tosse, mal di gola con polmoniti anche molto gravi, disturbi respiratori e può seguire la morte che nel caso della SARS fu del 15% degli infettati e del 30% per la MERS. Per avere un’idea l’influenza ha un tasso di mortalità dell’1%. La SARS originò da zibetti infetti, la MERS da dromedari infetti e fu molto diffusa in Arabia Saudita.
L’infezione purtroppo si trasmette anche da uomo a uomo, ma abbastanza certo è che si trasmetta con contatto diretto tra familiari e persone con contatti ravvicinati, più difficile sembra la trasmissione per via aerea diretta. In questa circostanza attuale l’infezione avrebbe preso origine dal mercato di Wuhan dove si vendono frutti di mare e animali vivi, altri hanno pensato ai pipistrelli.
Un vaccino non è ancora disponibile e le terapie devono far riferimento alle esperienze passate in cui, tra l’altro, fu usata anche la ribavirina che è un antivirale, oltre antibiotici e altri farmaci.
Ci sono pericoli per l’Italia?
Al momento il pericolo è molto basso, ma è necessario un controllo accurato alle frontiere, evitare viaggi a Wuhan e, comunque, effettuare la vaccinazione antinfluenzale che copra un rischio capace di aggravare la situazione.
La prevenzione assoluta vede al primo posto il lavaggio delle mani tutte le volte che appaia opportuno, evitare luoghi affollati e seguire le indicazioni delle autorità sanitarie.

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