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(UIL BAT): “Sospendere canoni d’affitto per rilanciare il commercio”

23 Aprile, 2020 | scritto da Redazione
(UIL BAT): “Sospendere canoni d’affitto per rilanciare il commercio”
Attualità
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“Tra le ipotesi di aiuto per la ripresa, la rinegoziazione dei canoni d’affitto per i locali commerciali, seppur limitata nel tempo, andrebbe presa in seria considerazione, in quanto si tratta di una voce che incide pesantemente sul bilancio delle attività commerciali e artigianali messe in ginocchio dalla chiusura forzata determinata dal coronavirus”.
E’ la proposta lanciata da Vincenzo Posa, responsabile della UIL BAT.
“Tale misura – continua – oltre a dare un aiuto agli esercenti, dà maggiori garanzie anche ai locatari che possono fare affidamento sulla continuità del pagamento delle pigioni. Infatti, c’è il giustificato timore che molti esercenti non possano riaprire e quelli che riavvieranno l’attività non è detto che abbiano la possibilità di pagare fitti di un certo rilievo. Per questo, è opportuno promuovere iniziative che concretamente aiutino gli esercenti già gravemente colpiti dalla chiusura”.
“In questa situazione emergenziale e considerate le condizioni penalizzanti occorre fare di più, soprattutto per città turistiche come Trani in cui il settore commercio è uno dei pilastri vitali per l’economia e l’immagine cittadina.
Fare di più, significa per esempio sospendere il pagamento della Tari e della Tosap agli esercizi che hanno subito perdite economiche per la chiusura: va da sé che i Comuni, anch’essi provati dalla crisi improvvisa, avrebbero anch’essi delle difficoltà causate da minori introiti, ma la priorità è salvare le attività poiché una loro chiusura, comunque, determinerebbe un calo delle entrate e, tra l’altro, si ripercuoterebbe negativamente sull’immagine di successo che negli anni la città ha espresso.

Per cui sarebbe auspicabile una proposta che coinvolga la Provincia e i comuni della BAT nel richiedere l’intervento ed il concorso a tutte le parti in causa: Governo, Regione, Comuni, proprietari immobiliari ed esercenti, affinché definiscano un pacchetto di aiuti reali e sostanziali per la ripresa nell’interesse di tutti. Se non ci sarà un colpo di reni in tale direzione, la frase ‘nulla sarà come prima’ potrebbe seriamente concretizzarsi” – conclude Posa.

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