La Federazione Italiana Ristorazione indice uno sciopero il 6 giugno

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Il sindacato autonomo F.I.R. (Federazione Italiana Ristorazione), attraverso la sua portavoce istituzionale Lucia D’Errico fa sapere che ha diramato una nota a tutti i suoi iscritti, a proposito di come non sia conveniente aprire se non vi sono chiare disposizioni da parte del governo.

La portavoce precisa che non devono esserci delle regole diverse da regione a regione ma che ci vorrebbe un decreto legge che valga a livello nazionale.

Se ogni regione eroga delle regole proprie non si arriverà mai ad avere un controllo diretto della situazione sanitaria, andando a precludere la possibilità di un ritorno alla normalità il prima possibile.

Data la situazione, continua Lucia D’Errico, è consigliabile tenere chiuso, visto che solo coloro che hanno già il via libera per fare il delivery e l’asporto rientrano con le spese di gestione; viceversa, chi non ha ricevuto direttive in tal senso rischierà una agonia lenta ed un fallimento sicuro.

 Il coordinatore regionale del sindacato F.I.R. (Puglia) Stefano Sarcinelli invita tutti gli addetti (titolari d’azienda e dipendenti) della ristorazione e della filiera agroalimentare ad un atteggiamento unitario per affrontare in questo momento i problemi che affliggono da anni l’intero comparto turistico.

Solo adesso si sta prendendo coscienza del fatto che nessuno ci rappresenta nè fa valere le innumerevoli istanze che il settore reclama.

A tale proposito la F.I.R. ha indetto uno sciopero degli addetti il 6 Giugno a Roma partendo dalla stazione Termini e che terminerà in Piazza Montecitorio. 

Uniamoci per lottare