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Andria – Un’associazione in partenza per il Madagascar

27 Luglio, 2016 | scritto da alessia paradiso
Andria – Un’associazione in partenza per il Madagascar
Ambiente
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Tutto pronto per l’inaugurazione a Fianarantsua, della scuola intitolata a mons. Di Donna, primo missionario europeo in Madagascar.

Fianarantsua in lingua malgascia significa “là dove si apprende il bene” ed è proprio lì che la Onlus andriese “Insieme per l’Africa” ha deciso di far costruire l’edificio che si sviluppa su di una superficie di metri quadrati 700, fabbricata su un piano terra e un primo piano: complessive 8 aule, un laboratorio di informatica, una sala docenti e una direzione oltre ai servizi esterni per un costo totale di 102.000,00 euro completamente finanziati dall’ass. Insieme per l’Africa grazie al contributo del 5 per mille e alle donazioni liberali di amici e associati che hanno voluto sostenere il progetto.

In occasione dell’inaugurazione della scuola, sarà presente, in Africa, il presidente della Onlus, Emanuele Mastropasqua; il vicepostulatore della causa di Beatificazione mons. Di Donna, don Carmine Catalano; il medico Antonio Riezzo e la psichiatra nonché consigliera comunale Sabina Leonetti, entrambi in qualità di associati. Il reportage di viaggio spetterà a Sabino Liso (direttore AndriaLive) che si unirà al gruppo che resterà in Madagascar dal 2 al 17 agosto.

Nei giorni scorsi, una delegazione dell’associazione è stata ricevuta dal vescovo, S.E. mons. Luigi Mansi, il quale si è complimentato per il coraggio e la tenacia con cui è stato portato a compimento il progetto.

«Un’altra nuova scommessa è stata vinta. – commenta soddisfatto, il presidente dell’ass. Insieme per l’Africa, Emanuele Mastropasqua – La scuola sarà a disposizione dei bambini poveri, degli ammalati, dei ragazzi senza istruzione e di quelli che hanno subìto violenza. Il nostro fine è quello di dar loro la speranza di un futuro migliore nella terra in cui sono nati. È importante, per noi, sviluppare il concetto di “aiutare a casa loro” i popoli migranti e non fornendo soldi a pioggia o creando qualche posto di lavoro, ma dando loro la possibilità di istruirsi, di diventare gente colta e, quindi, parte attiva nel processo di progresso della società».

Il collegio, oltre ad un importante luogo in cui poter istruire i ragazzi malgasci, sarà anche un luogo pastorale intitolato al nostro caro e amato Monsignor Di Donna. Un’occasione importante per non spegnere i fari su quella che è stata, e continua ad esserlo, una delle più grandi figure di missionari lì, in Africa.

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