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Reddito di dignità, arrivano primi contributi per 4400 pugliesi. Ci sono Andria e Barletta

12 Febbraio, 2017 | scritto da Antonella Loprieno
Reddito di dignità, arrivano primi contributi per 4400 pugliesi. Ci sono Andria e Barletta
Attualità
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Sono già 4.400 i pugliesi ammessi al Reddito di Dignità, che in questi giorni hanno ricevuto la Carta acquisti individuale su cui è accreditato con cadenza bimestrale il beneficio economico assegnato a ciascuno. Nel frattempo, tutti Comuni pugliesi stanno completando l’esame istruttorio delle prime 9000 domande già risultate ammissibili al Reddito di Dignità – le cui comunicazioni ai cittadini sono partite a fine dicembre – per svolgere i colloqui e definire i progetti di tirocinio che ciascun beneficiario dovrà obbligatoriamente svolgere per 12 mesi.
Considerando che il SIA nazionale e il ReD regionale sono stati gestiti, sin dalle domande dei cittadini, con una unica procedura telematica su piattaforma regionale, la Regione ha provveduto in queste ore, a comunicare all’intera platea di beneficiari, le modalità operative con le quali nel corso del corrente mese gli stessi Comuni completeranno l’iter che dà anche avvio al tirocinio, ovvero al percorso di attivazione.
Si susseguono intanto gli incontri con gli Ambiti territoriali per condividere le informazioni necessarie e le soluzioni operative al pieno espletamento di una procedura complessa, ma non impossibile, incontri dai quali emerge che ormai più della metà degli Ambiti stanno procedendo speditamente nello svolgimento dei colloqui, tra cui si citano Modugno, Galatina, Gagliano del Capo, Manduria, Ostuni-Fasano, Poggiardo, Andria, Barletta, Massafra, Bitonto e diversi altri.

Intanto cresce anche il numero dei progetti a catalogo (www.sistema.puglia.it/red per l’accesso a “Presentazione Domande – Manifestazione di Interesse) per ospitare i beneficiari del Reddito di Dignità nei diversi tirocini, con ormai 1200 progetti già attivi per un totale di 4.600 posti disponibili, e la tendenza è ormai in crescita, anche con la maggiore attivazione di tutto il terzo settore, le reti dei CAF e dei Patronati e gli stessi Comuni che da queste attività potranno trarre beneficio diretto ma anche offrire importanti opportunità ai cittadini.

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