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Andria – Daniela Di Bari (Lista Emialiano): restituire al consiglio comunale il ruolo e la dignità

1 Ottobre, 2017 | scritto da Redazione
Andria – Daniela Di Bari (Lista Emialiano): restituire al consiglio comunale il ruolo e la dignità
Attualità
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Le procedure eccezionali che diventano la regola, è un modo di procedere che non va bene, si arriva sempre a ridosso delle scadenze non concedendo possibilità di pianificare le azioni di verifica e controllo. La stessa velocità d’altro canto non è concessa agli stessi consiglieri comunali, nel reperire le informazioni utili alla valutazione dei provvedimenti, che ad andar bene arrivano anche dopo un mese, a volte incomplete. Le stesse urgenze, non mi sembra vengano attuate per le attenzioni che questa città aspetta in riferimento a pulizia, sicurezza, bellezza, ricerca di processi belli capaci di creare sperimentazioni utili alla crescita della comunità.
Nonostante gli adempimenti sulle partecipate fossero noti da moltissimo tempo, ci si è ridotti agli ultimi giorni, esponendo tra le altre anche la Multiservice al rischio della mancata adozione dei provvedimenti, che avrebbe provocato dei danni gravissimi. Infatti la sanzione prevede l’impossibilità ad esercitare i diritti sociali sulle partecipate, con l’obbligo di liquidazione da parte dell’ente delle quote sociali.
Leggendo la delibera il comune descrive il legislatore come un tecnocrate pronto ad imporre obblighi e divieti circa l’utilizzo dello strumento delle partecipate! Forse le politiche che sono alla base di tali iniziative perseguono l’obiettivo di evitare eventuali storture o abusi nell’utilizzo delle società partecipate? Non vogliamo pensare che sia il nostro caso, ma è fondamentale essere sempre vigili per stimolare sempre a fare meglio e con maggiore qualità, nel buon utilizzo della spesa pubblica, ponendo maggiore attenzione nella scelta degli organi di controllo che insieme agli amministratori sono stati tutti indicati dalla maggioranza.
E’ necessario cogliere lo spirito educativo dettato dal legislatore per un sempre più attento uso delle società partecipate, per creare valore aggiunto alla collettività e allo stesso tempo non alterare il mercato del lavoro e di imprese desiderose di mettersi a sevizio della pubblica amministrazione con le proprie competenze e capacità.
Sono rammaricata dalla compressione dei tempi che si sperimenta anche nella fasi del consiglio comunale, l’ultimo consiglio oltre al carattere d’urgenza nella convocazione è stato caratterizzato dalla velocità di ogni passaggio, nella richiesta anche delle dichiarazioni di voto, non è per niente bello comprimere gli spazi democratici del confronto nei luoghi indicati per questo.
Non è bello continuare in questa direzione, è necessario restituire al consiglio comunale il ruolo e la dignità, costituzionalmente attribuiti, valorizzando il confronto pubblico, come luogo di discernimento e di testimonianza verso la nostra comunità desiderosa di una maggiore umanizzazione delle relazioni sociali, ed una rigenerazione degli spazi di socializzazione.
Confronto che si sta cercando, senza trovare risposte, già da tempo su altre due proposte consegnate, una in riferimento alla sospensione in autotutela degli aumenti delle aliquote IMU e TASI deliberate nel 2015, proposta depositata dalla forze di minoranza da febbraio 2016, ed una in riferimento al regolamento dell’amministrazione condivisa per la bella collaborazione tra amministrazione e cittadini verso la gestione condivisa dei beni comuni urbani, ferma da tempo ed in attesa di risposte.
Qualificare e valorizzare il tempo ed i luoghi di confronto per innalzare il livello dello stare e dello sperimentarsi insieme.

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