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Stagionalità e idratazione: Ecco i pilastri di un corretto stile dietetico

11 Gennaio, 2018 | scritto da Redazione
Stagionalità e idratazione: Ecco i pilastri di un corretto stile dietetico
A star bene si impara
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“Una mela al giorno toglie il medico di torno”..…

Una volta era vero, ora servirebbe aggiungerci una serie di specificazioni: del tipo, una mela nel periodo stagionale delle mele o una mela proveniente da un paese ben attento alle normative sull’uso dei pesticidi , fertilizzanti e sui relativi tempi di irrorazione da rispettare.

Quindi, nell’era in cui l’attenzione è rivolta alle carni ed al loro tanto demonizzato potere cancerogeno ci si concentra sull’uso/abuso di vegetali, senza però preoccuparsi del fatto che anche i prodotti vegetali non sono così miracolosi, se non ci si preoccupa sul serio del concetto di stagionalità, e dell’uso di sostanze esterne finalizzate a favorirne la maturazione, l’aspetto ed il gusto.

I pomodori, ad esempio, com’è noto, sono ricchi di sostanze protettive ed antiossidanti, ma esplicano appieno i loro effetti benefici solo se maturati nei campi al calore del sole (pugliese) ed idratati dalle naturali piogge estive, molto meno, invece, se irradiati da luci artificiali ed idratati con un mix di acqua ed altre sostanze di supporto all’interno di serre attive tutto l’anno.

Di qui le perplessità circa l’uso dell’estrattore, molto in voga di questi tempi, esso consente di estrarre tutto dal prodotto sia ciò che fa bene e sia ciò che di tossico in esso è contenuto perciò è fondamentale scegliere al meglio il prodotto conoscendone l’origine e la relativa storia produttiva.

Dunque, prima di intraprendere un percorso dietetico corretto, nella speranza che una volta acquisito il metodo diventi un stile di vita perenne, è opportuno mettere in atto una vera e propria fase di detossificazione, che oltre fondarsi su quanto già detto su stagionalità e scelta del prodotto, si basa molto sull’idratazione.
Bere bene non vuol dire bere tanto, ma bere poco e spesso, senza giungere al senso della sete ma sorseggiando nell’arco della giornata, ciò permetterà di assumere un quantitativo idoneo di acqua (circa 1,5 – 2 litro quantità che varia da soggetto e soggetto in base all’età, allo stile di vita, al suo stato fisiopatologico ed in base alla stagione).

Assumere acqua durante i pasti è opportuno purché in dosi limitate (non più di un bicchiere a pasto), questo perché i liquidi inseriti durante un pasto possono contribuire al processo digestivo ma se ne assumiamo troppo svolgono un effetto del tutto contrario, rendendo il cibo all’interno dello stomaco troppo spugnoso e perciò meno digeribile.

Altro tassello importante per realizzare un processo detossificante, oltre a migliorare l’assunzione di liquidi, ridurre la quantità di cibo, è quello di utilizzare cereali poco o affatto raffinati, prediligendo quindi pasta integrale o ricavata da farine di alta qualità, riso integrale, orzo, farro e qualsiasi altro cereale grezzo.

Dott. STEFANO CORATELLA

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