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Barletta – Amministrative. Delvecchio (PD) : “Se vi è identità politica e culturale lo si dica con chiarezza”

3 Aprile, 2018 | scritto da dora dibenedetto
Barletta – Amministrative. Delvecchio (PD) : “Se vi è identità politica e culturale lo si dica con chiarezza”
Politica
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“Alcuni amici e compagni del PD mi hanno chiesto la disponibilità a questo impegno ne sono stato e ancora lo sono lusingato. – ha esordito ( in una nota)  il dottore e presidente dell’Ordine dei medici della Bat,  Benedetto Delvecchio,  a seguito della possibilità espressa dal PD di proporre Delvecchio, come candidato sindaco di Barletta,  in vista delle elezioni amministrative del prossimo 10 giugno – 

Ho accettato a condizione che si avviasse una consultazione dentro la coalizione di centro sinistra , il mondo delle associazione e del volontariato , e delle liste civiche che fanno riferimento al pensiero del cattolicesimo solidale e progressista e della sinistra riformista per verificare se vi fossero le condizioni e le condivisioni che mi consentissero di avviare un comune percorso politico ed elettorale .

Da allora ho assistito e ancora assisto ad una rappresentazione del teatrino della politica degno della peggiore prima repubblica .

Candidati uscenti timorosi di perdere la seggiola in consiglio comunale che calcolatrice alla mano si interrogano su dove sia meglio collocarsi per avere più possibilità di elezione.

Transumanze improbabili ed improponibili della serie “ o Francia o Spagna purché se magna “.

Strateghi della politica che con sguardo volto ai prossimi dieci appuntamenti elettorali si chiedono se non sia meglio sperimentare grandi alleanze senza identità e senza contenuti ideali purché serva al solo scopo ultimo di vincere , a prescindere come avrebbe detto Totò.

Conflitti mai risolti – ha incalzato il dottore –  che esitano in squallide manovre per assestare il colpo di grazia ai contendenti in difficoltà .

Calcoli personali mascherati da fumose ed inconcludenti elucubrazioni socio politiche .

Ora basta ! Se vi sono chiare condivisioni di programma e soprattutto se vi è identità politica e culturale lo si dica con chiarezza definitiva .

Lo esige la coerenza politica , il rispetto della Città e dei suoi Cittadini e non ultimo il rispetto delle persone che credono ancora nell’impegno civile .

Non ho un programma elettorale né questo è il luogo e il momento di esporlo ma è il momento di esprimere il mio pensiero e la mia visione della città che include alcuni punti fondamentali che certamente non esauriscono la complessità delle tematiche socio politiche in ballo.

LA TUTELA DELLA SALUTE : è urgente restituire la Città ad una condizione di salubrità che passa attraverso la verifica delle fonti di inquinamento , la loro progressiva eliminazioneo quanto meno riduzione a cominciare dal traffico veicolare .

IL SENSO CIVICO : Il ripristino delle regole del vivere civile attraverso la tolleranza zero di qualsiasi comportamento che non osservi le leggi, le regole del vivere civile e il senso del decoro .

PARITÀ DI DIRITTI E DOVERI : L’attenzione alle periferie , dove vive oltre la metà della popolazione cittadina ,relegate ad una subalternità di servizi e investimenti .

L’IMPEGNO ETICO : il perseguimento di una idea di solidarietà che guardi ai soggetti fragili, gli anziani , i giovani , i disoccupati .

LA POLITICA : Ho una idea della politica che è servizio e non esercizio del potere.

Penso che il centro sinistra e il PD per primo debba interrogarsi sulle ragioni di una grave sconfitta elettorale e porre le basi per rifondarsi , per ripartire con umiltà e senso di sacrificio per aspirare a essere ancora rappresentativa delle istanze dei cittadini . Altro che abbandono del simbolo è il momento di rivendicare la propria identità perduta .!

Ai fautori dei “ciambotti” di governo camuffati da laboratori politici chiedo: ma che democrazia è quella dove manca la dialettica del confronto?

Oggi come ieri come sempre è la contrapposizione tra conservazione e progresso, tra chi pensa che chi si ferma è perduto e chi crede che bisogna fermarsi per aiutare gli ultimi. È qui la ragione vera dello schierarsi non nel dogmatismo fanatico ed ideologico.

Chi ha dato deve ancora dare ma questa volta lo fa per favorire un ricambio della classe dirigente e sperare che questa non ripeta gli errori del passato.

Quanto a me ho un lavoro che amo e al quale ho dedicato gli sforzi di una vita, grazie al lavoro di braccia di mio padre e mia madre, di mio fratello e delle mie sorelle che con il loro sacrificio mi hanno permesso il privilegio dì affrancarmi dalla fatica fisica .

Chi vuole insegua pure i sui disegni , plachi pure la sua sete di potere, soddisfi il suo narcisismo.

Ho già detto e lo ripeto per me vale la massima di Kant : “ sopra di me il cielo stellato, dentro di me la legge morale”.”






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