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Ennesima sparatoria ad Andria: Zinni scrive al Ministro Salvini e al Capo della Polizia Gabrielli

26 Luglio, 2019 | scritto da Alessandro Liso
Ennesima sparatoria ad Andria: Zinni scrive al Ministro Salvini e al Capo della Polizia Gabrielli
Attualità
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Un altro omicidio. L’ennesimo a distanza di un mese.

Andria torna a macchiarsi di sangue per la seconda volta in soli 30 giorni.
All’indomani dell’ennesimo agguato mortale perpetrato in un luogo affollato e davanti a famiglie e bambini, il Consigliere regionale, Sabino Zinni, ha ritenuto opportuno scrivere una lettera indirizzata al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, al Capo della Polizia Franco Gabrielli e al prefetto della Bat Emilio Dario Sensi, per chiedere che s’intervenga concretamente e massicciamente in città.

“Sig. Ministro,
Le scrivo per parlarLe della mia Città, Andria.

Andria è una ridente e operosa città del Sud, che Lei ha già avuto occasione, in passato, di visitare. È la città di Federico II, di Castel del Monte, ma anche e ancor prima la città degli olivi, dei braccianti operosi, delle cooperative agricole. La città leader nel settore tessile. La città che ha inventato la burrata e le cui mozzarelle giungono ogni giorno sulle tavole italiane: a cominciare dalla sua Milano. La città che può vantare un fiorente terzo settore e un generoso e multiforme mondo del volontariato.

Profonde e ataviche difficoltà segnano il nostro tessuto sociale e culturale, ma anche energie impreviste e imprevedibili. La nostra storia parla per noi e racconta di un popolo mai domito, capace sempre di rialzarsi e di rialzare la testa.

Nondimeno, un clima politico sconfortante, segnato dal fallimento del governo cittadino, una crisi economica che qui al Sud ha scavato ferite profonde, un humus di relazioni malsane fanno sì che oggi, per la seconda volta in trenta giorni, la nostra Città balzi sulla prima pagina della cronaca criminale.

Un mese fa, sig. Ministro, la Città ha reagito con orgoglio e dignità: con una marcia silenziosa che, Le sarà noto, ha coinvolto migliaia e migliaia di cittadini. Ora, però, i segni non bastano. Ora serve una reazione. Ora urgono fatti.

Le chiediamo di esserci vicino, Sig. Ministro. Il pur lodevole sforzo delle Forze dell’Ordine presenti in Città, evidentemente, non è sufficiente: per carenza di risorse umane e strumentali, non per difetto di impegno. Le chiediamo, perciò, provvedimenti urgenti e concreti: invio di personale per il presidio del territorio, investigatori specializzati nel contrasto alle mafie, nuovi mezzi a disposizione di chi già lavora per la nostra sicurezza.

Andria rialzerà la testa, sig. Ministro. Glielo posso assicurare e ci può giurare. Ma ci dia una mano: oggi, più che mai, è questo che ci serve”.

 

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