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Barletta – Cascella (PD) : “Distribuzione buste Barsa, evidentemente si agisce senza una programmazione”

4 Maggio, 2020 | scritto da Redazione
Barletta – Cascella (PD) : “Distribuzione buste Barsa, evidentemente si agisce senza una programmazione”
Barletta
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Distribuzione buste. Improvvisazione e incapacità di programmazione a Barletta: è quanto emerge dagli ultimi episodi che hanno connotato negativamente la cronaca della città a livello nazionale.
A cui si aggiunge ora la questione relativa alla distribuzione delle buste per la raccolta differenziata gestita da Bar.S.A., società controllata al 100% dal Comune di Barletta. 
È quanto afferma in una nota il segretario della sezione PD – Barletta –  Rosa Cascella.
I fatti
A fronte dell’emergenza coronavirus è stata disposta poco prima di metà marzo la sospensione del servizio di distribuzione delle buste che veniva svolto in due diversi punti della città: parco degli Ulivi per il quartiere Borgovilla-Patalini e scuola Principe di Napoli per i quartieri Centro-Centro Storico (Santa Maria) e Settefrati.
A distanza di circa due mesi viene annunciata (il 2 maggio 2020) la ripartenza del servizio ma questa volta anziché in due o più punti viene previsto l’accorpamento presso il centro comunale di raccolta di Parco degli Ulivi.
In sostanza si dà appuntamento a decine di migliaia di persone nello stesso punto della città.
Come è pensabile chiedere agli anziani di Santa Maria e Settefrati di raggiungere a piedi il centro comunale di raccolta di Parco degli Ulivi? Specie in tempi in cui sono esposti a maggiori rischi per la salute? – incalza Cascella – 
A distanza di qualche ora, e in funzione delle polemiche innescate dagli assembramenti nei pressi della Cattedrale per l’arrivo della Madonna, ci si accorge che qualcosa non va.
Dunque la (non) soluzione adottata qual è? La mancata ripartenza del servizio nell’attesa di predisporre altri centri di distribuzione delle buste.
E allora chiediamo: perché non si è utilizzato in maniera più proficua il tempo trascorso da metà marzo al 2 maggio?
Tra il 2 ed il 3 maggio sono cambiate le regole e le disposizioni?
No, dunque prima di oggi nessuno ha saputo valutare i rischi della soluzione che si stava adottando?
Evidentemente si agisce senza una programmazione e solo per evitare altra cattiva pubblicità alla città dopo gli scivoloni collezionati nei giorni scorsi e raccontate dai più importanti telegiornali italiani.
C’è di più. Tutti i cittadini, tutte le utenze domestiche, che hanno ritirato prima della sospensione del servizio di metà marzo le buste per la raccolta differenziata hanno ricevuto una parziale fornitura delle buste utilizzate per il conferimento dell’umido.
A questi Bar.S.A. ha dato appuntamento ad inizio maggio per poter ricevere la restante parte della fornitura.
Dunque oltre ai cittadini che non hanno potuto ritirare le buste in funzione dell’emergenza coronavirus, ce ne sono molti altri che hanno aspettato lunedì 4 maggio per poter continuare a conferire correttamente la frazione umido-organico.
Sino a nuova comunicazione di Bar.S.A. tale possibilità verrà negata.
Così si aprono due strade: acquistare dai privati le buste per l’umido oppure conferire nelle buste difformi rispetto a quanto previsto con la conseguenza di diminuire la qualità della raccolta differenziata (con un aumento della impurità della frazione organica) ed un inevitabile aumento dei costi di smaltimento.
Nessuno ha nulla da dire. Se i cittadini conferiscono in maniera errata, o in buste diverse da quelle previste, sono passibili di sanzioni amministrative come da apposita ordinanza?
E ancora. Ci chiediamo se tutto ciò poteva essere evitato valutando per tempo le possibili soluzioni che magari saranno poste in essere solo più avanti.
Ci sono realtà in cui le buste per la raccolta differenziata vengono distribuite a domicilio.
In funzione dell’emergenza è impossibile programmare un’attività del genere, almeno su richiesta, e per gli utenti più anziani o impossibilitati a raggiungere i luoghi della distribuzione?
A proposito di luoghi di distribuzione: è mai possibile che ogni 6 mesi i cittadini devono mettersi alla ricerca delle informazioni utili per sapere se e dove è possibile ritirare le buste per la raccolta differenziata?
I cittadini di Barletta – conclude il segretario del PD Barletta – hanno dimostrato di avere a cuore la tematica ambientale. Meritano maggiore rispetto.
E vorrebbero venissero evitate altre figuracce alla città per l’incapacità di adottare scelte ragionevoli.
Foto in copertina : “BarlettaViva”

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