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Omicidio Trinitapoli, il messaggio dei presbiteri delle quattro parrocchie: “Il grido di una comunità ferita”

15 Giugno, 2020 | scritto da Redazione
Omicidio Trinitapoli, il messaggio dei presbiteri delle quattro parrocchie: “Il grido di una comunità ferita”
Attualità
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A seguito dell’uccisione di qualche giorno fa di una persona di 43 anni, l’ultima di una serie di omicidi, i presbiteri delle quattro parrocchie di Trinitapoli hanno voluto esprimere un accorato appello alla legalità, alla pace, alla conversione, al rispetto della dignità della persona umana, con un messaggio, di cui si porge il testo integrale:

“Carissimi fratelli, nel giorno in cui, in comunione con tutta la Chiesa, celebriamo la solennità del Corpus Domini, sentiamo forte il desiderio di ricordarci che siamo una comunità e non possiamo più accettare ferite così profonde da lacerare il tessuto sociale ed ecclesiale.

Fratelli, non vi conosciamo, tuttavia ci rivolgiamo a voi che da anni seminate odio, violenza e morte nella nostra amata città di Trinitapoli. Sono troppe le vittime! Il male è entrato nel vostro cuore e come un tarlo si sta annidando anche nella coscienza di tanti. L’odio che viene coltivato è degenerato in una vendetta inarrestabile. A voi facciamo appello: CONVERTITE IL VOSTRO CUORE, lasciate albergare sentimenti di rispetto della dignità della persona, accogliete la Parola di AMORE e di MISERICORDIA che viene da Dio, scrollatevi di dosso l’odio che acceca gli occhi del vostro cuore e non vi permette di riconoscere in chi vi sta di fronte un fratello!

In nome di Gesù Cristo ci rivolgiamo a voi con voce forte e ferma e vi chiediamo: BASTA!

La nostra città vanta tante esperienze di autentico cammino di buona umanità che i nostri antenati ci hanno tramandato attraverso esempi di onestà e di sacrificio e il nostro compito è di emularli promuovendo il benessere, la bellezza e l’onorabilità della nostra Trinitapoli.

Ridiamoci come comunità cittadina un rinnovato slancio di dignità e di onestà, di pace e di speranza, per continuare ad essere cittadini capaci di costruire responsabilmente nella lealtà e nella giustizia una città vivibile per tutti.

Al Dio della VITA che Gesù ci ha insegnato a riconoscere come Padre buono e misericordioso, «che fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti» (Mt 5,45), chiediamo MISERICORDIA per quanti sono finiti sotto la ferocia di mani assassine e violente; preghiamo per la CONVERSIONE di quanti pensano ancora di lasciarsi andare alla vendetta; preghiamo perché l’intera comunità possa indignarsi di fronte a simili episodi e non scivoli nei sentieri oscuri della paura e del silenzio.

Abbracciamo tante famiglie che piangono le persone a loro care, portando nel cuore il dolore per queste violenze efferate. Per loro si estende la nostra afflitta preghiera. Su tutti invochiamo, apportatrice di serenità e di speranza, la consolante assistenza del Signore.

La comunità necessita del farmaco della legalità, della cura da parte di tutti e di una coscienza formata al bene comune.

SI FERMI QUI LA MANO INCONTROLLATA SPINTA DALLA VENDETTA!

RIAPPROPRIAMOCI DELLA DIGNITÀ DI UOMINI E DI FIGLI DI DIO!”

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