- Pubblicità -spot_img
giovedì, 25 Aprile 2024
HomePoliticaAndria - Cartelle Imu-Tari 2015, Lullo: "La sinistra raggira gli andriesi"

Andria – Cartelle Imu-Tari 2015, Lullo: “La sinistra raggira gli andriesi”

Barchetta (FdI): "Dall'amministrazione metodo e comunicazione sconcertanti! Non è corretto addebitare interessi e sanzioni negli avvisi Tari perché elaborati d'ufficio e non in autoliquidazione"

“Confusi, confusionari e “furbacchioni. Non ci sono altri aggettivi per definire gli attuali amministratori della città. Sì, quelli che rivendicano capacità di “buona amministrazione” e prima hanno carpito la buona fede degli andriesi per vincere le elezioni, oggi fanno affidamento sulla memoria corta di molti per mettere a segno una pesante “stangata” ai portafogli delle famiglie“.

Non le manda a dire l’ex Assessore alle Finanze del Comune di Andria, dott. Francesco Lullo, che interviene all’indomani della decisione dell’Ufficio Tributi del Comune di Andria di emettere gli atti da notificare ai contribuenti “non in regola” con i pagamenti riferiti all’annualità 2015 di IMU e TARI.

“E’ il caso di rinfrescare la memoria agli andriesi: le cartelle in arrivo sono le stesse per le quali la stessa sinistra che oggi amministra Andria, all’epoca – dai banchi dell’opposizione – si adoperò con ogni mezzo per convincere i cittadini che i conteggi erano da contestare e che era possibile chiedere al Comune il rimborso di eventuali somme eccedenti versate.

Rapido riepilogo per inquadrare la questione. Nel 2015 anche Andria (con altri 840 Comuni d’Italia) fu chiamata alle urne per rinnovare il Consiglio Comunale ed eleggere il Sindaco. La scadenza elettorale fece slittare l’adozione delle delibere di Consiglio con le nuove aliquote di Imu e Tari.

La sinistra, – continua Lullo – ritenendo “illegittime” le delibere, da un lato invitò gli andriesi a pagare con le vecchie aliquote e dall’altro diffuse fra i contribuenti che avevano già pagato modelli prestampati per chiedere al Comune il rimborso delle somme versate in base ai conteggi dettati dalle delibere di Consiglio. Nel frattempo, il Tar di Puglia stabilì che per i primi 8 mesi del 2015 bisognava applicare le aliquote dell’anno precedente e per i restanti 4 mesi le nuove.

E arriviamo a oggi e alle cartelle in via di consegna. I contribuenti che si fidarono delle convinzioni della sinistra e pagarono secondo le aliquote dell’anno precedente, oggi risultano “non in regola” e quindi devono pagare le differenze.
Oltre al danno, però, arriva la beffa!

Da una parte i contribuenti raggirati anche da alcuni personaggi che pure oggi siedono in Consiglio comunale (ma sui banchi della maggioranza) e perfino in Giunta; dall’altra una gran parte di cartelle con conteggi errati e, dunque, una valanga di ricorsi in vista e conseguenti oneri finanziari a carico del Comune.

Per anni, questi signori hanno dileggiato e talvolta perfino “criminalizzato” l’operato delle passate Amministrazioni di centrodestra, hanno brandito l’arma della “via giudiziaria” in mancanza di argomentazioni politiche e già all’esordio di quella che era presentata come una “nuova stagione” politica e amministrativa gettano la maschera e si rimangiano tutto quello che dicevano fino a poche settimane fa.

Fingono di dimenticare aggettivi come “illegittimo” o situazioni di rischio come il “danno erariale” e così gli andriesi sono “contenti e gabbati”.
In un momento particolare, come quello che stiamo attraversando, con le aziende che chiudono e i disoccupati in preoccupante aumento, vessare i cittadini con l’emissione di avvisi di pagamento, molti dei quali pure errati, è una deplorevole mancanza di rispetto che deve indurre gli andriesi a riflettere con attenzione” – conclude l’ex Assessore alle Finanze di Andria.

Anche Andrea Barchetta, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha espresso dissenso riguardo il modus operandi dell’attuale amministrazione circa la questione tributaria.

“Rimango ad oggi allibito dal modo in cui l’Amministrazione Bruno ha deciso, senza alcuna forma di comunicazione necessaria e preventiva, di inviare a migliaia di cittadini degli avvisi di pagamento per tributi non versati o non pagati regolarmente. Ovviamente non contesto il fatto che il cittadino inadempiente sia perseguito perché versi il dovuto, ma che il centro-sinistra oggi si permetta di informare la cittadinanza a cose fatte con una metodologia alquanto discutibile.

Due i problemi a cui far fronte: l’impossibilità per i cittadini di recarsi di persona presso l’ufficio tributi e lo sconcerto nell’apprendere di versare ingiustamente interessi e sanzioni per un tributo (la TARI) che viene elaborata dagli uffici e non in autoliquidazione (in autonomia o tramite Caf e professionisti) come gli altri (IMU e TASI) e pertanto doveva essere richiesta per tempo l’integrazione da parte degli stessi uffici a seguito della sentenza del Tar.

Dagli organi di stampa ho anche apprezzato le dichiarazioni di ex amministratori che fanno chiarezza su come si sia arrivati alla situazione del 2015 che, in sostanza, divide l’anno solare in due periodi a seguito della citata sentenza. Ricordo, poi, come all’epoca l’attuale maggioranza dispensò lezioni di diritto tributario promuovendo azioni di richiesta di risarcimento e di rimborso. L’atteggiamento attuale quindi non ci meraviglia. Se paragono, infatti, lo stesso modus operandi di tante scelte, o mancate scelte, di questi quasi 4 mesi di Amministrazione di centro-sinistra ritrovo la stessa saccenteria di quando l’attuale maggioranza era opposizione.

In questo particolare periodo storico – continua Barchetta – ci sono cittadini già abbondantemente colpiti dalle decisioni del Governo nazionale, in più anche le amministrazioni locali, di fatto, fingono di vivere tempi normali, ponendo in essere scelte inopportune e vessatorie. Sarebbe stato il caso di preparare innanzitutto gli uffici, quindi di organizzare, magari per ordine alfabetico, le opportune verifiche ottemperando anche alle stesse misure che l’Amministrazione ha adottato per l’emergenza covid.

Se non è possibile fare assembramenti nel centro città, nelle zone pedonali o nei parchi, come da ordinanze sindacali, sarebbe interessante comprendere perché la stessa Amministrazione vada, di fatto, ad incentivare ora code e folla negli uffici pubblici.
Il metodo adottato è da biasimare, la comunicazione scelta pure. Spero che l’Amministrazione corregga rapidamente, nella forma e nella sostanza, il percorso avviato” – conclude il consigliere comunale di Fratelli d’Italia.

- Pubblicità -spot_img
- Pubblicità -spot_img

ATTUALITA'

- Pubblicità -spot_img
- Pubblicità -spot_img

Leggi anche

spot_img

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui