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sabato, 20 Aprile 2024
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Trani – Una classe del 3° Circolo “G. D’Annunzio” incontra l’aspirante ornitologo Francesco Barberini

Barberini, classe 2007, ha già all’attivo ben cinque libri pubblicati, tra cui “Il mio primo grande libro sugli uccelli”. Il 12 marzo 2018 è stato insignito del titolo di Alfiere della Repubblica italiana

Accade di frequente che si cerchi di inculcare nei giovani l’importanza di avere degli interessi sani, delle passioni da seguire, ma quando a farlo è un quasi coetaneo il messaggio diventa senz’altro piu’ forte e diretto.

E’ proprio questo che ha spinto le alunne e gli alunni del 3° Circolo “G. D’Annunzio” di Trani ad incontrare a distanza Francesco Barberini, “aspirante ornitologo”, classe 2007 ma che all’attivo ha già ben cinque libri pubblicati, tra cui “Il mio primo grande libro sugli uccelli”, con prefazione di Emanuele Biggi, conduttore di Geo, consigliato dal WWF, in cui parla delle principali specie di uccelli d’Italia e della loro evoluzione dai dinosauri.

Ed il 12 marzo 2018 è stata la volta del titolo di Alfiere della Repubblica italiana per meriti scientifici e divulgativi da parte del Presidente Mattarella.

Dalla lettura dell’ultimo libro “Che fine hanno fatto i dinosauri?”, pubblicato nell’ottobre 2020 da Salani, è nato il desiderio di poter dialogare con Francesco che, con grande disponibilità, ha condotto le bambine ed i bambini a conoscere davvero come fossero fatti i dinosauri, per scoprire finalmente come quei giganteschi mostri orripilanti, goffi e spesso descritti come stupidi e spietati, in realtà fossero creature sveglie ed intelligenti, colorate e soprattutto… piumate, perché “le piume sono state il primo tocco di colore sulla Terra” ed hanno avuto un ruolo chiave nell’evoluzione dei dinosauri negli odierni uccelli.

Non, quindi, mostri quali quelli che possiamo vedere in Jurassic Park, ma esseri dalla sorprendente capacità di adattamento e diversificazione che lottavano né più né meno di altri animali per la loro sopravvivenza.

Immagini diverse da quelle solitamente riportate nei sussidiari scolastici, un mondo stupendo, invece, pieno di colori, ricco di biodiversità, un ecosistema in cui ognuno faceva la sua parte.

Ed uno dei termini ricorrenti è proprio quello di ecosistema, messo già in pericolo a partire dalla comparsa dell’uomo sulla Terra, che nel corso della storia ha causato l’estinzione di tantissime specie.

Tante le domande delle bambine e dei bambini a cui l’aspirante ornitologo ha risposto con chiarezza e sapienti doti di divulgatore e particolarmente importante il messaggio che è emerso: “Se conosci la Natura la ami e se la ami la rispetti”.

A Gabriele, appassionato conoscitore di alberi, la risposta di Francesco: “E’ importante coltivare le passioni per essere felice e per contribuire a cambiare il mondo nel migliore dei mondi possibili, perché creare ecosistemi è possibile, investire nel recupero di spazi urbani convertendoli in aree verdi e ricche di alberi è una strada da percorrere, senz’altro più economica rispetto alle conseguenze da arginare a causa del Global Warming”.

E non poteva mancare il riferimento alla pandemia che tutto il mondo sta vivendo: una realtà che ha messo in evidenza la vulnerabilità del nostro Pianeta e le conseguenze gravi dei nostri comportamenti sbagliati, poco rispettosi dell’ambiente, che sono andati troppo oltre, valicando i limiti.

Ma dal lockdown arriva anche una lezione importante: quella di rivalutare il territorio intorno a noi, di rispettare la Natura e godere di essa.

A Mariafrancesca che gli ha chiesto se ha già ben chiara la scelta della facoltà universitaria, sin da ora che frequenta la terza media, Francesco ha risposto che nel suo futuro c’è di sicuro l’ornitologia, probabilmente la Cornell University, negli Stati Uniti, ma che non pensa di diventare un “cervello in fuga”, poiché ama l’Italia che può vantare splendidi siti per il birdwatching.

Un profondo ringraziamento va a Francesco Barberini ed al suo papà Emiliano da parte del 3° Circolo “G. D’Annunzio” e del suo dirigente reggente Salvatore Citino per la squisita disponibilità e per il positivo e sano esempio fornito alle bambine ed ai bambini sull’importanza di perseguire le personali passioni col supporto all’interno della Famiglia e della Scuola.

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