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venerdì, 29 Marzo 2024
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Barletta – Progetto “Il Giudice alla Rovescia”, Assessore Cilli: “Circa quaranta i docenti aderenti”

E’ stato presentato questa mattina a Palazzo di Città (in sala giunta) il progetto “Il Giudice alla Rovescia”, che trae ispirazione dall’omonimo libro del magistrato, oggi in pensione, Luciana Breggia, convinta sostenitrice della mediazione e di una saggia cultura della gestione del conflitto.

Il progetto, rivolto ai docenti, agli alunni della scuola primaria e ai genitori, si propone di favorire l’idea che le regole hanno una funzione positiva e protettiva per il vivere in comune al fine di sviluppare il senso civico della cittadinanza consapevole.

È prevista una prima fase di formazione dei docenti coinvolti affinché abbiano gli strumenti per svolgere, nelle classi, i laboratori finalizzati a condurre gli alunni a riconoscere le dinamiche di ogni conflitto, elaborando le regole per risolverlo.

 I ragazzi saranno chiamati a scoprire che la regola migliore è quella di cercare il dialogo e di riconoscere il punto di vista altrui. Il fine ultimo è favorire il senso di responsabilità individuale e la consapevolezza che in democrazia le regole si costruiscono dal basso.

Alla presenza dell’assessore alle politiche giovanili Oronzo Cilli, promotore dell’iniziativa, dell’assessore all’Istruzione Nicola Gambarrota e delle dirigenti del Settore Pubblica Istruzione, Caterina Navach, e Cultura, Santa Scommegna, la dott.ssa Breggia, intervenuta in collegamento on line, ha spiegato come l’iniziativa nasce dalla sua esperienza di magistrato che l’ha portata a riflettere sulle cause, modalità e soluzioni dei cosiddetti conflitti di prossimità che si sviluppano tra le persone vicine per motivi familiari, sociali e professionali.

Spesso le figure coinvolte – ha dichiarato l’ex magistrato – non hanno gli strumenti per affrontarli in modo corretto delegandone la decisione ai professionisti quali i giudici, gli avvocati.

Noi rovesciamo il modo di affrontare tali dissidiha affermato ancora Breggia – facendo ricorso alle risorse interiori e trovando così soluzioni anche creative. Ovviamente tale processo prima si attiva e prima fornisce risultati perciò si è pensato di iniziarlo già nel contesto scolastico.

La scuola deve dare questo tipo di educazione generando un interscambio formativo tra docenti, alunni e genitori finalizzato alla ricucitura delle relazioni compromesse e a cercare – Rodari docet – l’intesa più che la vittoria”.

Dall’assessore Cilli la consapevolezza che: “L’Amministrazione comunale di Barletta ha intrapreso con gli istituti scolastici interessati questo percorso educativo con entusiasmo, poiché finalizzato al coinvolgimento dei giovani in un’idea innovativa di giustizia, legalità, rispetto delle regole e del vivere civile. L’idea portante è quella di collocare gli individui al centro dei conflitti affinché la gestione e la soluzione delle controversie rappresenti un alto momento pedagogico, di responsabilità e crescita sociale. Ecco, credo di poter affermare con soddisfazione che le attività del progetto aprono una visione più moderna e al passo con i tempi nei rapporti interpersonali, configurandosi come innegabile contributo alla formazione delle generazioni future di cui le istituzioni devono doverosamente occuparsi”.

Quanto su riportato è il comunicato diffuso da Palazzo di Città a margine dell’incontro, a seguito del quale l’assessore alle Politiche Giovanili, nonché promotore dell’iniziativa, Oronzo Cilli ha inoltre risposto ad alcune nostre domande in merito, specificando alcuni aspetti.  

  • Assessore, oltre Barletta quali altri città della BAT o della Puglia hanno deciso di aderire a questa iniziativa?

“Che io sappia al momento ha aderito solo la città di Barletta; è un progetto che la nostra amministrazione ha voluto insieme all’associazione “Giudice alla rovescia” presieduta dallo stesso magistrato Breggia.”  

  • Quali le finalità di tale progetto? Come hanno risposto le scuole della nostra città?

“Si tratta di un progetto che si rivolge ai ragazzi ma in prima battuta ai docenti la cui risposta da parte di quest’ultimi è stata molto positiva: hanno aderito circa 40 docenti barlettani i quali parteciperanno a degli incontri-percorso con il giudice Breggia per poi svolgere delle attività all’interno delle scuole il tutto con un evento finale insieme alla stessa ex-magistrato.

È altresì un modo per parlare dell’importanza della gestione del conflitto, di legalità, di giustizia e dell’importanza della condivisione dei problemi e delle scelte nonché della risoluzione dei conflitti tra i ragazzi, facendogli capire quanto è importante trovare una soluzione, perché una scintilla se non prontamente spenta può trasformarsi in un incendio. L’interesse di questa amministrazione si traduce nel voler aiutare i ragazzi a diventare cittadini, genitori, perché imparare a gestire il conflitto è qualcosa che un ragazzo conserverà per tutta la sua vita, pertanto si tratta sostanzialmente di un progetto a breve, medio e lungo termine.”  

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