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venerdì, 19 Aprile 2024
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Puglia – Bando Ristori, 20 milioni alle imprese chiuse tra l’8 e il 14 dicembre: interessate 4 città Bat

È attivo da questa mattina e si chiuderà il 1 aprile 2021 il Bando Ristori della Regione Puglia destinato alle imprese dei 20 comuni pugliesi interessati dall'ordinanza n.448/2020 e posti in zona arancione

È attivo da questa mattina e si chiuderà il 1 aprile 2021 il Bando Ristori della Regione Puglia destinato alle imprese che sono state costrette a rimanere chiuse nella settimana tra l’8 e il 14 dicembre 2020, con l’estensione della zona arancione a 20 Comuni delle province di Foggia, Barletta-Andria-Trani e di Bari.

Le imprese beneficiarie sono quelle che svolgono attività di ristorazione con somministrazione, gli agriturismi, le gelaterie e pasticcerie, i bar e altri esercizi simili senza cucina, oltre agli alberghi localizzati nei 20 Comuni interessati dall’ordinanza n.448/2020: nella Bat le città coinvolte furono Andria, Barletta, Bisceglie e Spinazzola.

Lo comunicano il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, che ringraziano “le Camere di Commercio di Bari e Foggia, con cui abbiamo proficuamente collaborato, in attuazione della Convenzione sottoscritta con la Regione Puglia per la gestione dei ristori”.

“Le Camere di Commercio che gestiranno il bando – continuano Delli Noci e Piemontese – hanno messo a punto un sistema informatico che garantirà alle imprese interessate di presentare istanza per beneficiare delle risorse. Il sistema informatico è stato pensato per semplificare al massimo la procedura di accesso limitando così gli oneri per le imprese”.

“Sono molti – concludono Piemontese e Delli Noci – i settori produttivi e gli esercizi commerciali messi in crisi da un’emergenza sanitaria iniziata oramai un anno fa. Come Regione stiamo cercando da una parte di essere al fianco di coloro che vivono un fermo o un rallentamento della propria attività, favorendo anche la proficua collaborazione tra enti, e dell’altra di programmare politiche di sviluppo che, attraverso una serie di incentivi, sostengano gli investimenti delle imprese”.

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