Non c’è un attimo di tregua per i rossoblù del patron Lamonaca
Archiviata la vittoria di Venafro, è già tempo di vigilia per capitan Josè David & C. I buoni spunti dell’incontro di sabato in terra molisana terminato 1-6 dovranno necessariamente essere riproposti al cospetto della Diaz Bisceglie , compagine quarta in classifica a meno tre dai rossoblù. Gli ospiti, reduci da cinque vittorie consecutive, non vogliono fermarsi e proveranno il colpaccio in casa di un Canosa in ripresa e desiderosa di punti. I biscegliesi con 27 punti in classifica rappresentano una squadra di tutto rispetto con bomber Elia principale spina nel fianco delle difese avversarie. Il laterale, ex di turno, ha infatti messo a segno fino a questo momento 31 reti con le quali detiene il primato dei capocannoniere del girone. Il rendimento esterno dei biscegliesi inoltre parla di un ruolino di marcia fatto di cinque vittorie e tre sconfitte, ultima quella in casa dell’Itria Football Club. Statistiche alla mano, 67 sono le reti realizzate( terzo miglior attacco), 52 quelle subite. Non saranno dell’incontro lo squalificato Cadini e l’infortunato Rafa Giorgio.
Canosa, non puoi sbagliare
Sponda Canosa, l’intero ambiente è conscio dell’importanza di questo match valido per il recupero della 16a giornata del campionato cadetto. Vincere infatti significherebbe accorciare sull’Itria, portandosi così a meno quattro con una gara in meno. Calcoli a parte, urge necessariamente pensare al rettangolo di gioco che vede i canosini in netta ripresa. Il ritorno fra i pali di La Rocca potrebbe dare maggiori sicurezza alla squadra chiamata a non fallire un incontro cruciale per il proseguo. Firancyzk in avanti rappresenta la certezza, Josè David il fuoriclasse che tutti vorrebbero in grado da un momento all’altro di cambiare le sorti di un incontro. Il roster a disposizione di mister Lodispoto è completo e competitivo e nel derby contro la Diaz Bisceglie verrà sicuramente messo a dura prova( appuntamento per domani alle ore 19 presso il “Palasport” di Viale I Maggio). In fondo, come noto in una novella di Lorenzo De Medici, “chi la dura la vince”.
