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venerdì, 19 Aprile 2024
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Barletta – Centro comunale di raccolta, il Comitato zona 167 risponde al consigliere Caracciolo (PD)

"In buona sostanza, afferma che vi sono 6140 cittadini, privi di capacità intellettive, e di discernimento, che si sono lasciati strumentalizzare"

“Il percorso per la realizzazione del nuovo centro comunale di raccolta rifiuti differenziati con annessa area di riuso nella zona 167 a Barletta deve essere condiviso con i residenti del quartiere, l’amministrazione comunale avvii subito un momento di confronto costruttivo fatto di ascolto, dialogo e condivisione delle scelte”.

 Ad intervenire sul tema è il consigliere regionale e presidente del gruppo PD Filippo Caracciolo.

“Il nuovo centro comunale di raccolta dei rifiuti – afferma il consigliere regionale – rappresenta per la città di Barletta l’occasione di inserirsi al meglio nel percorso di economia circolare che prevede anche il riuso. L’Europa chiede a tutti gli Stati il raggiungimento di determinati obiettivi dal punto di vista ambientale premiando le azioni virtuose volte a migliorare la vivibilità delle città”.

“Partendo da questo assunto – prosegue Caracciolo – è necessario accogliere le istanze dei residenti del quartiere con costante ascolto, partecipazione e condivisione. È necessario isolare coloro i quali provano a creare dissapori e facendo leva sulla buonafede dei cittadini (che magari non hanno grande conoscenza di questi utili strumenti al servizio della comunità) strumentalizzano negativamente la vicenda”.

“L’ascolto e il dialogo – aggiunge il consigliere regionale – devono essere la bussola di un’amministrazione che intende migliorare le condizioni di vita dei propri cittadini elevandone la qualità con scelte ambientali utili e soprattutto condivise.

Per questo motivo chiedo che venga valutata la possibilità di trovare una nuova area idonea sulla quale far sorgere la struttura al servizio del benessere dei cittadini e dell’intero quartiere”.

“Attraverso il dialogo ed  il confronto costruttivo – conclude Caracciolo – si potrà sicuramente arrivare ad una soluzione condivisa”.

Caracciolo

Dopo  il  botta e risposta tra il sindaco Cannito e il presidente nonché portavoce del Comitato di quartiere zona 167 ( Giuseppe Dibari) , ad intervenire nel merito (cosi come sopra) è il consigliere regionale barlettano Filippo Caracciolo al quale il Comitato medesimo risponde tempestivamente così come segue:

Una ulteriore “piroetta” si aggiunge, alle tante già osservate da parte dei nostri amministratori, relativamente al Centro di Raccolta rifiuti in zona 167.

La “piroetta”, degna della migliore étoile del teatro Bolshoi, giunge, questa volta, dal consigliere regionale Caracciolo che solo un mese fa e con la solita enfasi propagandistica affermava che:

La Regione Puglia ha ammesso ad un finanziamento di 450.000 euro di fondi FESR il progetto del comune di Barletta finalizzato alla realizzazione di un nuovo centro comunale di raccolta rifiuti dopo aver esaminato la documentazione ricevuta”.

Oggi, invece, alla luce di una evidente e civile protesta dei cittadini afferma:

 “L’amministrazione ascolti la voce del quartiere”.

E ancora: “Chiedo che venga valutata la possibilità di trovare una nuova area idonea”. Totò avrebbe detto: “In questo manicomio succedono cose da pazzi!”.

 Se non fosse drammatica la “pantomima” ci sarebbe da ridere.

Ma l’affermazione più inqualificabile e vile si realizza quando afferma:

“È necessario accogliere le istanze dei residenti del quartiere con costante ascolto, partecipazione e condivisione.

È necessario isolare coloro i quali provano a creare dissapori e facendo leva sulla buonafede dei cittadini (che magari non hanno grande conoscenza di questi utili strumenti al servizio della comunità) strumentalizzano negativamente la vicenda”.

In buona sostanza, afferma che vi sono 6140 cittadini, privi di capacità intellettive, e di discernimento, che si sono lasciati strumentalizzare (ci piacerebbe che ci dicesse anche da chi) offendendone la dignità e l’alto senso civico, i quali sottraendo tempo alle proprie attività e alle proprie famiglie hanno “urlato”, con le proprie libere firme, la contrarietà ad un progetto quantomeno ambiguo e teso a soddisfare più gli interessi particolari che quelli dei cittadini.

Vogliamo ricordare all’esimio consigliere regionale che tra gli oltre 6000 cittadini-elettori vi sono le professionalità più diverse (avvocati, ingegneri, architetti, geometri, docenti ecc.) e quindi non è assolutamente il caso che evochi la mancanza di conoscenza delle materie di cui trattasi, anzi magari sarà vero il contrario e pertanto ne consigliamo un ascolto più attento in modo da poter evitare questi squallidi “balletti”.

Intanto, oggi, nel primi pomeriggio, si discuterà del tema in un alquanto presumibile “accesso” consiglio comunale in streaming.

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