Giovedì 28 luglio presso l’ex Ospedaletto di Trani, in attesa dell’arrivo di Goletta Verde, l’imbarcazione dell’associazione ambientalista Legambiente che monitora la qualità delle acque, denuncia le illegalità ambientali, le trivellazioni di petrolio, il marine litter e l’abusivismo edilizio, è stata svolta la conferenza stampa organizzata da Legambiente Puglia a cui ha partecipato Stefano Ciafani.
Il Presidente ha spiegato come una delle sfide più importanti e urgenti del momento è quella di risolvere la crisi climatica. Tutti i paesi del mondo si devono industriare affinché questa sfida venga portata a termine. Nel 2015, sottolinea il presidente, fu firmato l’accordo di Parigi, un accordo storico che andava ben oltre le sfide poste dal Protocollo di Tokyo, ma ormai anch’esso non più sufficiente a sostenere le difficoltà delle nuove urgenze climatiche.
È necessario far affiorare un’economia emergente in tutti i paesi del mondo e decarbonizzare l’economia locale affinché le nuove generazioni crescano in un mondo più vivibile. Stefano Ciafani continua dicendo che un’altra sfida globale da risolvere al più presto è l’inquinamento dei mari di cui si parla ben poco.
“Su questo è necessario far emergere una politica congiunta a livello internazionale affinché tutti i Paesi, non solo quelli industrializzati ma anche i Paesi in via di sviluppo, si possano prodigare nella risoluzione del problema. Oggi a queste sfide ambientali globali si è aggiunta un’altra, la lotta al Covid e nonostante l’emergenza pandemica, i giovani ambientalisti non hanno abbandonato l’idea di dare un loro contributo alla tutela della loro Casa comune” – ha affermato Stefano Ciafani.
Il Presidente ricorda l’importanza di insistere nell’organizzazione di campagne storiche, come appunto Goletta Verde, perché la missione ambientale non è ancora compiuta e il mare pugliese è particolarmente minacciato in quanto non sono presenti sufficienti depuratori di acque marine, molti comuni non trattano adeguatamente i reflui fognari e sono ancora attive piattaforme petrolifere marine.
Si auspica che tutto questo potrà essere risolto grazie ad una tenace sinergia tra associazioni ambientaliste storiche come Legambiente e i nuovi movimenti giovanili di protesta a tutela dell’ambiente tra cui il Fridays for Future.
