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sabato, 20 Aprile 2024
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Spi e Fp Cgil Bat su contagi in Rssa: “Appello alla Asl, tenere alta la guardia”

Lo dichiarano Felice Pelagio, segretario generale Spi Cgil Bat e Ileana Remini, segretaria generale della Fp Cgil Bat rivolgendo un appello ai vertici della Asl Bat

“Apprendiamo dalla stampa locale del contagio che ha interessato una Rssa di Canosa di Puglia e del ritorno del Vittorio Emanuele II di Bisceglie a Covid Hospital e questo non può che preoccuparci perché riteniamo che siano segnali di un aggravarsi della situazione di emergenza coronavirus“.

Lo dichiarano Felice Pelagio, segretario generale Spi Cgil Bat e Ileana Remini, segretaria generale della Fp Cgil Bat rivolgendo un appello ai vertici della Asl Bat al fine di “tenere alta la guardia per affrontare con tempestività e limitare l’avanzata dei contagi da Covid nelle Strutture residenziali socio-sanitarie del territorio e garantire anche il  lavoro in sicurezza ad operatori ed utenti delle strutture ospedaliere della Bat, a partire dall’ospedale Covid di Bisceglie”.

“I dati dei contagi nel nostro territorio rivelano un andamento altalenante, soprattutto negli ultimi giorni e per questo è necessario tenere alta la guardia e ristabilire con fermezza tutti i protocolli di sicurezza nelle strutture sociosanitarie, al fine di tutelare al meglio gli ospiti e i lavoratori. 

Con il ricovero a Bisceglie di un gruppo di anziani della Rssa di Canosa di Puglia, oltre a constatare la grave carenza di personale tra infermieri, operatori socio sanitari e ausiliari e a chiedere di rafforzare gli organici, riteniamo che si debba pensare ad una riapertura delle Unità Operative Covid o post Covid insistenti nel Presidio post acuzie dell’ospedale di Canosa di Puglia (Ppa) per decongestionare tale situazione”, affermano Pelagio e Remini.

Lo Spi e la Fp si rivolgono ai vertici della Asl Bt con un appello finalizzato “non solo a ricevere opportune e formali informative sulla reale situazione venutasi a creare ma soprattutto quello di adottare, con tutte le risorse necessarie mezzi ed i mezzi a disposizione per la ‘sanità pubblica’, i relativi protocolli e misure di sicurezza rafforzando il personale in servizio e garantendo Livelli essenziali di assistenza in favore della popolazione fragile e anziana.

È necessario prevenire episodi che già si sono verificati nel corso della prima e seconda ondata presso le Strutture Residenziali Socio Sanitarie Assistenziale a tutela del lavoro e del servizio erogato”, concludono i segretari generali delle due categorie provinciali.

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