Salvatore Annacondia, a capo della più sanguinosa organizzazione criminale pugliese degli anni Ottanta e Novanta, è tornato. Trent’anni dopo il suo arresto e la lunga collaborazione con la giustizia, il boss del nord barese ha di nuovo il suo vecchio nome. A rivelarlo è lui stesso in un’intervista esclusiva rilasciata ad Antonio Procacci e che andrà in onda domani, venerdì 1 ottobre, alle 21.20, al Graffio, il programma condotto dal direttore Enzo Magistà e in onda alle 21.20 su Telenorba e TgNorba24.
Lo Stato ha revocato l’identità con cui “manomozza” si era rifatto una vita, gettandosi alle spalle un curriculum che l’ha portato ai vertici della criminalità organizzata in Italia: 70 omicidi per sua mano, oltre 200 uomini e donne uccisi per sua volontà, narcotrafficante internazionale, vicino ai massimi esponenti della ‘ndrangheta. Clamorosa anche la sua collaborazione con lo Stato: migliaia di persone arrestate e condannate grazie alle sue dichiarazioni, testimone nei più importanti maxi processi italiani.