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giovedì, 28 Marzo 2024
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Composizione negoziata, uno strumento in più per le imprese

Si tratta di un tipo di intervento negoziale e stragiudiziale attivabile su base volontaria, con il quale si intende agevolare il risanamento di alcune imprese

La puntata odierna de “Il consulente informa” è volta ad evidenziare quelle che sono le principali caratteristiche dello strumento della Composizione Negoziata e in particolare ci si è soffermati nell’analizzare: – Il compenso dell’esperto e Il ruolo del commercialista.

D.L. APPROVATO DAL CdM IL 5 AGOSTO PER FRONTEGGIARE LA SITUAZIONE DI GENERALIZZATA CRISI ECONOMICA CAUSATA DALLA PANDEMIA DA CAVID-19.

Si tratta di un tipo di intervento negoziale e stragiudiziale attivabile su base volontaria, con il quale si intende agevolare il risanamento di quelle imprese che pur trovandosi in una situazione di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario hanno le potenzialità per restare sul mercato, magari mediante la cessione dell’azienda o di un ramo di essa.

La Composizione Negoziata rappresenta uno strumento di prevenzione della crisi d’impresa a seguito di uno squilibrio economico-patrimoniale. La scadenza prevista per tale procedura è 01/09/2021 con una proroga di due anni per percorsi di risanamento aziendale.

Il re invio di tale procedura è previsto al 16.05.2022 dell’entrata in vigore del CCII (D.lgs. 12.01.2019, n. 14),già proposta all’01.09.21, con un secondo re invio al 31.12.2023 delle disposizioni del CCII sulle misure di allerta, per verificare l’efficacia della Composizione Negoziata.

L’Organo di Controllo procederà a verificare: lo squilibrio, segnalare all’imprenditore la questione e poi si passa alla nomina di un esperto che va a supporto dell’imprenditore. La comunicazione della nomina dell’esperto deve avvenire entro dieci giorni al registro delle imprese e si fa un’istanza telematica presso CCIAA.

La Composizione Negoziale permette di usufruire di vantaggi come la riduzione degli interessi, l’esonero previsto dalle norme di diritto fallimentare per reati, sospensione agli obblighi di ricapitalizzazione e sanzioni tributarie ridotte.

All’art.3, D.L. 118/2021 prevede l’istituzione della piattaforma telematica nazionale e le modalità di nomina dell’esperto.

Sulla piattaforma vi è una lista di controllo che indica operativamente cosa fare per la redazione del piano di risanamento e un test pratico che va a testare la perseguibilità del risanamento.

Dal 15.11.2021 l’imprenditore che rileva uno squilibrio patrimoniale o economico-finanziario, può chiedere tramite sito di ciascuna CCIAA la nomina di un esperto entro cinque giorni lavorativi dal ricevimento dell’istanza.

Tale esperto deve:

  • Essere iscritto da cinque anni agli Albi dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili, degli avvocati e dei consulenti del lavoro;
  • Documentare di aver svolto attività in funzione di amministrazione, direzione e controllo in imprese che hanno effettuato operazioni di ristrutturazione e si sono concluse positivamente;
  • Entro 180 giorni deve redigere una relazione finale da trasmettere all’imprenditore e al tribunale.

Fino alla conclusione della trattativa o l’archiviazione dell’istanza, non si può pronunciare la sentenza di fallimento o accertamento dello stato di insolvenza. La conclusione delle trattative è prevista dall’art. 11 del D.L.

L’Organo di Controllo ha l’obbligo di segnalare all’Organo Amministrativo la sussistenza dei presupposti per la presentazione dell’istanza.

Il compenso dell’esperto nella composizione negoziata della crisi tiene conto di alcuni elementi per la determinazione, quali:

  • l’effettivo apporto prestato dall’esperto;
  • si calcola in % sull’ammontare dell’attivo dell’impresa;
  • gli scaglioni di riferimento (art. 16 D.L. 118/2021)

Il compenso è liquidato dalla Camera di Commercio del capoluogo di regione anche se è completamente a carico dell’imprenditore.

Per l’esperto è previsto un rimborso spese sostenute per adempiere all’incarico, nei limiti di legge previsti dall’art. 4, c. 2 D.L. 118/2021. In ogni modo il compenso complessivo non può essere inferiore a € 4000,00 e non superiore a €400.000,00 in relazione agli scaglioni previsti dal legislatore.

Nel corso del prossimo appuntamento de “Il Consulente informa” forniremo ulteriori approfondimenti su agevolazioni, crediti, finanziamenti per alberghi, strutture ricettive e turismo in generale.

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