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martedì, 23 Aprile 2024
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Canosa – Non ce l’ha fatta Damiano Bologna, il 50enne massacrato per aver difeso una sua amica

L'aggressione, compiuta da un 58enne del luogo, scaturì in quanto la vittima si era prodigata per difendere una sua amica, che da tempo subiva condotte persecutorie da parte dell’aggressore

E’ morto questa notte nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Bonomo” di Andria, Damiano Bologna, il 50enne di Canosa vittima di un vero e proprio massacro avvenuto la sera del 13 novembre scorso in Piazza Terme, attorno all’una e mezza di notte.

L’aggressione, compiuta da un 58enne del luogo, scaturì in quanto la vittima si era prodigata per difendere una sua amica, che da tempo subiva condotte persecutorie da parte dell’aggressore; quest’ultimo, avendola notata in compagnia di un uomo, l’aveva nuovamente infastidita ed umiliata.

Così Damiano quella sera decise di intervenire a difesa della donna. Da lì nacque una violenta colluttazione tra i due uomini, terminata con un colpo al cranio, inflitto alla vittima, per mezzo di una mazza.
Lo soccorsero a terra con il volto tumefatto, sanguinante e privo di sensi.

A dare l’allarme diverse persone imbattutesi in quella scena da teppismo urbano. Sul selciato diverse macchie di sangue, alcune anche piuttosto estese. E poi quell’uomo, cinquantenne, disteso.

Gli agenti delle Volanti allertarono immediatamente il 118 che trasportò il malcapitato ad Andria, ricoverato in prognosi riservata presso il reparto di terapia intensiva.

Partirono subito le indagini per risalire all’aggressore, nel frattempo fuggito a bordo di una Jeep Renegade di colore bianco.
Dopo un sopralluogo, furono acquisiti i filmati di impianti di videosorveglianza, dando ulteriori riscontri a quanto appreso dall’escussione di alcune persone presenti sul posto, dalle cui dichiarazioni si riuscì a ricostruire univocamente l’evento e, soprattutto, l’identità dell’aggressore.

Il 58enne fu sottoposto alla misura cautelativa degli arresti domiciliari, ma ora, con la morte di Damiano Bologna, è indagato per omicidio preterintenzionale.
L’attività investigativa è coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani.

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