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giovedì, 28 Marzo 2024
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Andria – Stazione Sud, cambia il servizio di raccolta ma la sporcizia è sempre la stessa. Le FOTO

Pare che anche i mezzi delle nuove aziende subentrate, non conoscano proprio la zona in questione, visto che la "discarica" cresce di dimensioni ogni giorno che passa

Corsetta nella natura o tra i rifiuti?
Ormai siamo nel pieno dell’estate 2022 e le città si stanno spopolando per le tanto agognate vacanze.

Chi rimane in città, magari ancora oberato dal lavoro, coglie quei pochi momenti di relax o di pausa per concedersi una passeggiata o una corsa in periferia. Lontani dallo smog e dai frastuoni delle auto.

Ad Andria con la chiusura di alcune arterie cittadine importanti, è aumentato il traffico veicolare ed effettuare una corsa in centro non è più salutare e rilassante.

Quindi si optano altre soluzioni più periferiche, come l’area antistante alla nuova Stazione Andria Sud, ancora in attesa di essere consegnata ai cittadini e dotata di un’ampia pista ciclabile che segue tutto il perimetro della stessa.

Lo spettacolo che si presenta a turisti e cittadini però è desolante: la zona è invasa da rifiuti di ogni genere. Una situazione da noi già denunciata in un articolo datato 28 novembre 2020. Da allora però non è cambiato nulla. Anzi qualcosa sì.

Da luglio scorso infatti l’azienda Sangalli, la municipalizzata che gestiva il servizio di raccolta rifiuti in città, è stata sostituita da ben due ditte, Gial Plast e Si.Eco, che subentreranno effettivamente dal 1° ottobre prossimo, ma che stanno già provvedendo al ritiro dei rifiuti porta a porta.

Ciò però non ha comportato nessun cambiamento in via Paganini e zone limitrofe: bottiglie in vetro, carte, flaconi di detersivi, un fissatore per tende e addirittura un misuratore di diabete abbandonati per strada. Un vero e proprio scempio. Sul ciglio della stessa anche il palo dell’illuminazione, fermo ancora lì da luglio 2021 (dopo la semifinale degli Europei), e da noi segnalato in un post.

La colpa è come sempre da attribuire alla dilagante inciviltà di alcuni cittadini, difficile definire tali in quanto indifferenti alla salvaguardia dell’ambiente e della città in cui vivono.
Sembra proprio che abbiano scambiato l’area per una nuova isola ecologica.

Pare che anche i mezzi delle nuove aziende subentrate, non conoscano proprio la zona in questione, visto che la “discarica” cresce di dimensioni ogni giorno che passa.

E’ anche vero che si sono insediate da poco e occorre del tempo per una buona organizzazione. Ma se “il buongiorno si vede dal mattino”, si prospetta uno sfacelo. Speriamo di sbagliarci.

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