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venerdì, 19 Aprile 2024
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Andria – Scamarcio: “Inquinamento e piscina comunale, una città guidata in modo social ma male nella realtà”

La nota è a firma di Gaetano Scamarcio, presidente di Generazione Catuma: "Permangono solo le ridicole chiusure nei fine settimana in centro che non servono a niente"

“Ad una settimana dalla diffusione del rapporto di Legambiente che vede Andria tra le 10 città più inquinate d’Italia, relativamente alla presenza di smog e scarsa qualità dell’aria, si rimane ancora più basiti e perplessi nel leggere alcuni interventi”. La nota è a firma di Gaetano Scamarcio, presidente del gruppo politico andriese Generazione Catuma.

“Fermo restando che le reazioni locali sono state sporadiche e abbastanza fumose, dall’Amministrazione Comunale il messaggio lanciato sembra essere questo: gli andriesi devono cambiare abitudini e la centralina che ha registrato il clamoroso livello di inquinamento atmosferico è nei pressi di un grande cantiere quale quello dell’interramento ferroviario. 

Quindi, in fondo, un inquinamento comprensibile e persino tollerabile.

In poche parole il fatto che migliaia di andriesi – non per pochi giorni o settimane ma per già tanti mesi consecutivi e chissà per quanti altri mesi ancora – debbano essere involontarie vittime di un elevato inquinamento atmosferico, per non parlare di quello acustico, viene praticamente accettato senza colpo ferire.

Zero idee su come intervenire, come mitigare gli effetti del cantiere presente, come pensare ad un nuovo piano del traffico. Nulla, permangono solo le ridicole chiusure nei fine settimana in centro che non servono a niente e che, anzi, risultano ancora più dannose in quanto portano ad un ulteriore livello di smog nelle ore serali in alcune vie cittadine congestionate dal traffico.

L’unica brillante idea è invitare i cittadini ad usare meno l’automobile. E poi? Questo è tutto?

E in una città dove ci sono emergenze documentate come questa dello smog e dell’inquinamento, rimane l’amarezza per non permettere ai giovani di svolgere a pieno attività sportiva nonostante. È il caso della piscina comunale che doveva aprire nel 2021, poi nel 2022, ora siamo nel 2023 ma l’impianto resta chiuso.

L’amministrazione preferisce concentrarsi sull’immagine dei propri rappresentanti e non sulla sostanza dei problemi da risolvere. Auspichiamo che la prossima bottiglia di spumante venga stappata dal sindaco e dai suoi assessori presso la piscina comunale riaperta e finalmente fruibile” – conclude Scamarcio.

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