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sabato, 20 Aprile 2024
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Primarie PD, le soluzioni allegre (ma non troppo) per riavvicinare i cittadini allo strumento democratico

Le primarie del PD hanno purtroppo avuto qualcosa in comune con le elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia: anche nei seggi del Partito Democratico il numero dei votanti è diminuito

Le primarie del PD hanno purtroppo avuto qualcosa in comune con le elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia: anche nei seggi del Partito Democratico il numero dei votanti è diminuito, passando da 1.6 milioni di elettori che sancirono la vittoria di Zingaretti, al milione che ha nominato Elly Schlein nuovo segretario. Ben 600.000 persone in meno.

Il numero degli sfiduciati della politica va aumentando sempre più, non conosce distinzioni di sesso, età o estrazione sociale, e rischia di mettere a serio repentaglio la vita democratica del Paese. Ed è per questo motivo che ci siamo presi la briga di studiare nuove soluzioni per riportare la gente al seggio, in particolar modo i giovani.

LOTTERIA

Si numerano tutti gli aventi diritto di voto ed il giorno dopo lo scrutinio che sancisce il vincitore della tornata elettorale, sarebbe nominato anche il fortunato estratto della lotteria, scelto col vecchio sistema dei bambini bendati, ciascuno dei quali pescherà un numero che andrà a formare il codice dell’elettore vincente. Il primo premio vedrebbe il cittadino eletto in Parlamento e confluire nel gruppo misto. Più o meno quello che fa Sgarbi da anni.

SQUADRE DI CALCIO

Abbinare ciascun partito politico ad una squadra di calcio. Le coalizioni più furbe potrebbero scegliere la lista della squadra della propria città per accaparrarsi più voti. In questo modo il dibattito politico non si fermerebbe al solo periodo della campagna elettorale, ma durerebbe tutto l’anno, con tanto di campagna acquisti estiva, nei casi di politici che passano da uno schieramento all’altro. Da evitare la Juve alle europee.

MASTERCHEF

I seggi diventano dei piccoli ristoranti e le sezioni delle grandi tavolate dove i partiti possono offrire i loro piatti migliori. L’elettore poi si reca in cabina e barra una croce al partito che ha cucinato meglio. Sarebbe una svolta epocale perché in questo modo il cittadino non si potrebbe più lamentare che il politico svolge il suo lavoro per “mangiare”, in quanto, a conti fatti, succede esattamente il contrario.

GRANDE FRATELLO

Si potrebbero riunire tutti i massimi esponenti dei partiti in una specie di casa del Grande Fratello e la gente comodamente sul divano, e finalmente senza più cabine inutili, potrebbe eliminare di volta in volta tramite televoto l’esponente che ritiene meno adatto alla guida del Paese. In questo modo sarebbe anche più trasparente la formazione di alleanze che potrebbero crearsi all’interno della casa. Abbinata a questa opzione c’è anche TEMPTATION ISLAND, affinché l’elettore possa controllare nel tempo l’effettiva stabilità della coalizione.

FREE DRINK

Questa sarebbe una manna per l’affluenza giovanile ai seggi: si potrebbe distribuire qualcosa da bere a ciascun elettore che si presenta in cabina. E non ci si ferma qui: chi riesce a portare al voto qualcuno che per un motivo o per l’altro ha difficoltà nell’esercitare il suo diritto/dovere, avrebbe tanti free drink, quanto il numero di persone che riesce ad accompagnare in cabina elettorale. In questo modo non solo l’affluenza tornerebbe altissima, ma l’elettore avrebbe una valida scusa per giustificare il suo voto nel caso non fosse contento dell’operato del partito scelto una volta finite le elezioni:

-per chi hai votato?

-per XXX

-no, scherzi? -no uanna’, steiv mbrioc… (No, ero ubriaco).

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