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mercoledì, 9 Ottobre 2024
HomePoliticaAndria – L’ex sindaco Caldarone: “Zona PIP diventata bancomat per delinquenti”

Andria – L’ex sindaco Caldarone: “Zona PIP diventata bancomat per delinquenti”

"I protocolli di sicurezza prendono troppo tempo per essere attuati"

“Ancora un furto ai danni di una impresa della zona PIP, che sembra diventata un bancomat per delinquenti. I protocolli di sicurezza prendono troppo tempo per essere attuati” – a dichiararlo è l’ex sindaco di Andria, Vincenzo Caldarone.

“Il tempo è invece quello che manca: già siamo in ritardo di crescita, e il mondo non aspetta più nessuno. La sicurezza delle attività economiche è il primo fattore per permettere sviluppo, lavoro e innovazione.

Le forze dell’ordine hanno organici scarsi (e hanno ragione), il Comune ha problemi di finanza (ed ha ragione), di altre istituzioni non ne parliamo. Se le azioni pubbliche tardano ad essere efficaci non bisogna arrendersi e bisogna trovare strade nuove.

La cooperazione vera tra privati e pubblico è decisiva anche in questo caso. Non gli accordi di protocollo e le intese di carta, ma una co-responsabilità può generare risorse, collaborazione, sicurezza.

La tecnologia, in sistema di monitoraggio del territorio legata alla intelligenza artificiale che possa  prevenire azioni criminali è indispensabile e non più rinviabile nel PIP: difficilmente gli enti pubblici troveranno il tempo, le risorse e le competenze per farlo.

Già da molti mesi, ad esempio, presso gli Uffici Tecnici giace una proposta di partenariato che, a costo zero per l’ente, può realizzare un sistema di smart city per la sicurezza che si può attivare nel PIP entro breve tempo, se la “politica” torna a fare il suo mestiere di governo.

SI PUO’ FARE DI PIU’: il nuovo codice degli appalti dà la possibilità di attivare partenariato sociale (art. 201 del codice) per opere pubbliche di gestione e manutenzione di pezzi del territorio, da affidare a piccole e medie imprese per realizzazione e gestione, in cambio di incentivi fiscali (leggi detassazione di tributi locali): Tocca alle imprese fare rete e proporre il partenariato, al Comune attivare le procedure. Non sarebbe un protocollo di buone intenzioni, ma un deterrente reale per la criminalità.

Il codice degli appalti non è solo per appalti, prevede modi di collaborazione che superano la cronica insufficienza di finanza del Comune: cominciare dalla sicurezza sarebbe il migliore investimento, a costo zero, che genera le risorse migliori: fiducia e lavoro.  

Chi può e chi deve, si faccia subito promotore di azioni concrete” – conclude Caldarone.

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