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sabato, 2 Novembre 2024
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Andria – Centro di Riabilitazione di Viale Orazio: una “perla” che ora soffre

Il Centro Territoriale di Riabilitazione Asl Bt di Viale Orazio ad Andria è una vera e propria perla, da apprezzare e custodire, come se si trattasse del proprio figlio o genitore, e di cui appunto prendersene la giusta cura quando soffre.

Molti non sanno infatti, che la struttura, attiva da quasi 20 anni, segue quotidianamente, anche a domicilio, oltre 100 pazienti al giorno, dai più piccoli agli anziani, con terapie che vanno dalla logopedia e psicomotricità, alla riabilitazione per chi ha avuto incidenti o è stato sorpreso dalle più gravi malattie che possono comparire in più tarda età.

Un luogo insomma dove si incontrano malati di tutti i tipi, dove c’è chi guarisce (in tanti) e chi non definitivamente, ma che trova comunque sollievo per la sua sofferenza, durante tutto il periodo della terapia.

La particolarità?
Tutto lo staff, terapisti, autisti e personale di servizio, ti accolgono sempre con il sorriso.
Anche quando non è giornata.
Anche quando un paziente non vuole proprio saperne della sua terapia.

Perché loro sanno bene cosa provano un genitore e un figlio quando si trovano lì in quella sala di attesa per la prima volta: un mix di ansia per il timore che tutte le terapie siano inutili e di imbarazzo per il solo fatto di essere lì, in mezzo a tanti che qualcuno definirebbe “casi umani”.

La realtà invece è decisamente diversa.
Nel centro ci passa chiunque.
Che sia per correggere una “R” pronunciata male o che siano disturbi molto più gravi, per tutti i terapisti presenti, tu non sei semplicemente un numero.

Nessuno ti parla mai con tono distaccato o saccente per evidenziare, come spesso avviene, la dicotomia tra medico a paziente.

In Viale Orazio sei sempre a casa tua. Ti dimentichi di avere di fronte dei medici, finché non ti senti a tuo agio, al punto da non vedere l’ora di tornarci. Per incontrarli e nutrirti dei loro sorrisi.

Arriva addirittura il momento che guarisci, in quel centro non devi più andarci, ma stranamente ti senti triste.

Perché si è vero, sei guarito grazie a loro. Ma ora non potrai più raccontare a Laura, Mariangela, Maria, Emma, Lorenzo, Franco, Antonio e tutti gli altri tuoi nuovi amici, come è andato il week-end e dove sei stato in vacanza.

Adesso a questo centro servono dei miglioramenti, sia alla struttura – che non è fatiscente ma ha la sua età – sia alla dotazione tecnologica.

La struttura è perfettamente operativa, ma la pavimentazione esterna ad esempio, necessita di una nuova bitumazione. Il verde e gli alberi, vengo curati solo dal personale interno fuori dagli orari di lavoro, e da qualche benefattore. Gli infissi non sono nuovissimi con la conseguente probabile dispersione di calore e energia elettrica.

Niente di irreparabile, ma la sensazione è che alla Asl e alle amministrazioni tutte, di questo centro non importi abbastanza.

Noi speriamo di sbagliarci, e che questa “perla”, con oltre 20.000 accessi l’anno, venga tutelata e sostenuta come merita.



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