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sabato, 9 Novembre 2024
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Andria – Caso Lidl, ancora perplessità nel centrodestra: “Abbiamo 10 domande per la Sindaca”

Anche Forza Italia e Movimento Pugliese sono intervenuti: "Nessuna risposta è giunta da parte dell’Amministrazione Bruno. La maggioranza di centrosinistra barcolla e perde pezzi"

“Si è svolto martedì sera, durante il Consiglio Comunale, il dibattito su un’interrogazione consiliare relativa alla “vicenda Lidl” che non ha però fugato i nostri dubbi, ma anzi ne ha amplificato perplessità ed interrogativi su una vicenda che tiene prepotentemente banco in città” – comincia così il comunicato congiunto a firma dei consiglieri comunali Barchetta, Grumo, Scamarcio e delle segreterie cittadine di: Fratelli d’Italia, Azione, Lega, Io Sud, Liberali Riformisti Nuovo PSI e Generazione Catuma.

“Abbiamo così pensato di rivolgere al sindaco Bruno, alla sua Amministrazione ed alla maggioranza al governo della città, 10 interrogativi che – in assenza di risposte chiare, complete ed esaustive – potrebbero anche rappresentare la base di atti futuri, da rivolgere presso altre sedi.

Domande a cui, per amore di trasparenza, legalità e rispetto dei ruoli, chiediamo che vengano fornite risposte pubbliche all’intera cittadinanza, tenuta per troppo tempo all’oscuro.

Questi i 10 interrogativi: 1) È normale che un privato offra 200mila euro alla città per l’avvio di una propria attività? È già accaduto in passato che un privato offrisse un contributo così generoso alla città? Chi ne ha discusso la proposta? Il dirigente che ha scritto nella bozza di delibera del contributo di 200mila euro di un privato con chi aveva parlato di tale questione?

2) Secondo la ricostruzione dell’assessore all’urbanistica Curcuruto e del sindaco, Lidl presenta diverse richieste negli anni: nel 2019 fa una prima proposta di intervento edilizio che viene rigettata, nel 2020 una nuova istanza della Lidl viene vagliata dall’ufficio competente che prepara una bozza di delibera inserendo nell’atto che la Lidl stessa si era resa disponibile a corrispondere, oltre agli oneri ritualmente dovuti, un ulteriore contributo economico straordinario di 200mila euro teso a sostenere la realizzazione di un’opera pubblica (scrivendo anche di rilasciare il permesso di costruire solo dopo che questa somma fosse stata erogata), ma poi la bozza di delibera scompare e tutto tace fino al 2024, come mai? Cosa è intervenuto?

3) In Consiglio Comunale è stato candidamente detto che siccome la maggioranza, o parte di essa, era in disaccordo sulla dazione volontaria dei 200mila euro alla città da parte della Lidl, si è deciso di non portare in Consiglio Comunale la delibera. Quindi un intero ufficio ha lavorato sull’istanza di natura tecnica presentata da un privato, una delibera è stata scritta ma anziché portarla, come dovere istituzionale, in discussione nel Consiglio Comunale, la stessa proposta è stata messa in un cassetto e lasciata lì senza protocollarla e seguire l’iter consigliare? Il sindaco si rende conto della gravità di queste affermazioni?

4) Chi ha deciso, quindi, che questa proposta di delibera consiliare, così come predisposta, non dovesse essere regolarmente protocollata presso la Presidenza del Consiglio e seguire in tal modo il regolare iter previsto per la sua approvazione? In quali sedi è stata discussa questa proposta di delibera visto che ciò non è avvenuto nelle sedi istituzionali preposte? Nel PD, nel gabinetto del sindaco o dove?

5) Un privato può attendere ben 4 anni prima di ricevere il via libera ad una propria istanza, più volte ripresentata, senza che vengano seguiti i canali ufficiali e istituzionali di discussione?

6) Perché è stato deciso di far perdere all’Ente l’opportunità di ricevere una donazione di ben 200mila euro da destinare ad un’opera pubblica o, su valutazione dell’intero Consiglio Comunale, ad altre attività di interesse pubblico o riducendo ad esempio la Tari?

7) Perché nessuno tra sindaco ed assessori, pur essendone a conoscenza, ha informato la città ed il Consiglio Comunale che modificando le NTA (Norme Tecniche di Attuazione) sarebbe stato consentito al privato di procedere ugualmente nel suo intervento edilizio senza il coinvolgimento del Consiglio Comunale e, quindi, senza la possibilità di ricevere i 200mila euro inseriti nella bozza di delibera né il costo del contributo urbanistico straordinario?

8) In quale modo il Documento Strategico del Commercio ha consentito la definitiva regolarizzazione di tutta la vicenda dal punto di vista urbanistico? E perché viene riportato nella variante di giugno 2024 e mai citato nel permesso originario di novembre 2023?

9) Il sindaco, per amore di trasparenza e conoscenza, pur nella totale libertà di scelta di un privato, potrebbe chiedere in modo ufficiale alla Lidl se questa donazione promessa volontaria alla città di 200mila euro sia avvenuta lo stesso, magari a favore di enti e/o associazioni e/o fondazioni benefiche della nostra comunità?

10) In Consiglio Comunale, il consigliere Di Pilato ha parlato di essere a conoscenza che siano avvenute delle selezioni del personale ed ha dichiarato rivolgendosi all’intera assemblea che, testualmente, “magari avete dei parenti che hanno iniziato a lavorare”. Potrebbe il sindaco, anche in questo caso, chiedere lumi alla Lidl, sempre nella libertà di un privato di assumere chi ritiene, riguardo lo svolgimento delle selezioni del personale?” – concludono la nota congiunta.

Anche Forza Italia e Movimento Pugliese hanno espresso il loro parere sulla vicenda:

“Grazie alla presentazione di una interrogazione con discussione in aula presentata dai gruppi consiliari di Forza Italia e Movimento Pugliese, il caso LIDL è approdato in Consiglio Comunale, per tentare di fare chiarezza sui 200mila euro persi dal Comune, insieme al contributo straordinario e sulla procedura amministrativa seguita.

Il dibattito, durato quasi due ore, è stato vivace e acceso e ha visto gli interventi sia degli esponenti delle minoranze che di quelli della stessa maggioranza. Purtroppo i quesiti sono rimasti, come sovente accade, inevasi.

L’Assessore barese, infatti, già segretario del Commissario Prefettizio e vicina ad Emiliano, senza troppi voli pindarici, ha candidamente dichiarato che il contributo perso di 200mila che la Lidl si era offerta di dare in favore di un’opera pubblica per la Città trovava sì causa nella variazione delle norme tecniche attuative nel frattempo intervenuta, ma anche e soprattutto nel fatto che, nelle more (tre anni) la proposta non veniva portata in consiglio perché la maggioranza “non aveva i numeri”, essendo in disaccordo non solo su quale opera pubblica realizzare con la donazione della Lidl, come già sostenuto dalla stessa Sindaca durante la riunione dei capigruppo, ma soprattutto per la contrarietà urbanistica del PD, come sostenuto dal suo ex capogruppo Di Lorenzo, giunto ad affermare che veniva sostituito un tecnico andriese con uno di Bari!

Perché i problemi della maggioranza devono avere impatti negativi sul nostro territorio, facendoci perdere l’opportunità, quantomeno di valutazione condivisa, della offerta e delle motivazioni alla base della stessa?

Perché durante il lungo dibattito avuto in Consiglio Comunale sulle nuove Norme Tecniche non si è parlato del caso LIDL, già sul tavolo del Sindaco da ANNI e di cui la maggioranza, a differenza delle opposizioni era a conoscenza?

Nessuna risposta è giunta da parte dell’Amministrazione Bruno che, però, presenta alla Città una certezza indiscutibile: la maggioranza di centrosinistra barcolla e perde pezzi.

Le ultime rimostranze dei consiglieri di Futura usciti dalla maggioranza che lamentano la mancata condivisione delle scelte politiche e amministrative del Sindaco, non soltanto con noi “povere” forze di opposizione, ma anche i suoi stessi sostenitori, ne sono la prova. Il caso LIDL ne è la perfetta fotografia” – concludono da Forza Italia e Movimento Pugliese.

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